Okay, gli inverni sono sempre meno rigidi, diciamolo. Ma lo sono ancora abbastanza per seccarci la pelle, renderla dura e farla esfoliare nei momenti sbagliati: per contro senso sembra bruciata e si cerca un sollievo antinfiammatorio. Si può usare di tutto, dalle creme nutrienti e idratanti più strong - quasi burro – si possono usare chili di burro di cacao, praticamente dei cibi antinfiammatori per la pelle. Ma la pelle soffrirà sempre del freddo, anche sulle mani. Ne hanno parlato di recente anche i medici newyorkesi di Mind Body Green, e a New York, dove l’estate l’asfalto raggiunge picchi di temperature da (disco) Inferno, durante gli inverni la temperatura crolla in modo così drastico che gira da sempre la battuta/leggenda di Natale riguardo a speciali lavoratori stagionali agli angoli delle strade che ti alitano aria calda sulle mani per dieci cent (non cercateli, non esistono davvero).

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In un recente articolo, invece, l’autrice Liz Moody, la Food Director di Mind Body Green, ha raccontato di come abbia risolto il problema da pelle invernale in un modo che che è sempre stato il più sensato: dall'interno. Liz Moody ha raccontato che durante un recente viaggio in Toscana ha visitato la tenuta di un’antica famiglia di produttori di olio di oliva (dal 1500, riporta lei). Ma a parte i bellissimi paesaggi toscani per cui gli anglosassoni vanno pazzi da tempo, la giornalista è rimasta colpita dalla “bellezza delle donne del luogo” in particolare delle signore della famiglia che gestiscono l’uliveto. Quando glielo ha detto, loro non hanno avuto dubbi: il segreto sta tutto nei due cucchiai d’olio d’oliva che assumono ogni giorno e che gli mantiene bella, liscia e radiosa. Il motivo: perché è un potente cibo antinfiammatorio. Detto così, per noi italiane sembra quasi uno scherzo: Liz Moody è stata presa in giro simpaticamente o l’olio d’oliva, consumato regolarmente, può aiutarci davvero contro l’insolenza del freddo?

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“Parlare di antinfiammatori è bello, anche perché al contrario dei tanti fake che girano sul cibo, qui c’è il fondo di verità”, dice la dottoressa nutrizionista Giulia Vincenzo. “Lo zucchero ad esempio è infiammatorio ma non in maniera diretta, il problema sta nel fatto che, come anche i carboidrati molto raffinati, bianchissimi, aumenta la glicemia”. Questi alimenti vengono digeriti molto velocemente, portando un picco di glicemia, "e quando la glicemia si alza, si scatena il rilascio di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che come compito deve abbassare la glicemia per farla entrare nelle cellule e utilizzarla come fonte energetica, o per essere depositato come grasso. Ecco: è l’insulina il vero lanciafiamme, perché aumenta l’infiammazione sistemica delle cellule, che può portare le malattie neurodegenerative”. Insomma, l'eccesso di insulina genera il caos nell’organismo.

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Ci sono tuttavia dei cibi antinfiammatori che contrastano questo processo: “Sono quelli ricchi di vitamine e antiossidanti”, continua la dottoressa Vincenzo. “Esempio supremo di antinfiammatorio: la curcumina, la molecola attiva della curcuma che è anche antidolorifica, meglio se come integratore perché per assorbire dall’alimento il principio ci vorrebbe una dose troppo alta”. La curcumina è efficace in tutte le patologie infiammatorie, tipo l’artrite reumatoide, dolori articolari, sportivi, e così via: “Ma confermo che un antinfiammatorio molto efficace e più a portata di mano è anche proprio olio di oliva, che contiene molti antiossidanti e vitamine liposolubili. Antiossidante e antinfiammatorio sembrano due concetti separati ma in realtà si uniscono e fanno lo stesso lavoro, proteggono il corpo dai radicali liberi, dalle tossine e così via. L’oliva extravergine di oliva, magari di buona qualità, meglio se spremuto a freddo perché contiene più vitamine, può fare tutto questo”. Non c’è da stupirsi se con una difesa così potente, le cellule tendono a rimanere più salde e resistenti al freddo, mantenendo la pelle più morbida, sana e idratata. E ora che lo hanno scoperto anche Oltreoceano, buona bruschetta.