Rosso come il pomodoro, verde come il basilico, bianco come la mozzarella e l’impasto base, quell’intreccio di farina acqua e lievito che è un haiku di meraviglie. Il condimento princip(al)e della pizza è una bandiera che rispecchia le origini, la tradizione, la bellezza del cibo più buono ever. Punto. Gli italiani mangiano tanta pizza, sì, non sentono ragioni. La pizza è vita, simbolicamente e metaforicamente. Persino i nutrizionisti hanno sdoganato la pizza nella dieta. La pizza napoletana patrimonio Unesco è stata una consacrazione ma in linea generale non c’è anfratto d’Italia in cui il consumo di pizza (anche a colazione) tenda a calare. La pizza è sempre una festa inattesa, un salvifico food delivery quando nel frigorifero c’è l’eco, la soluzione più efficace per andare a mangiare fuori quando si devono mettere d’accordo troppi palati, il miglior rimedio alla nausea da hangover (provare per credere). Persino Kate Middleton l’ha preparata nella sua prima uscita pubblica del 2019, promettendo ai bambini coinvolti che avrebbe chiesto alla Regina se le piace la pizza: ormai non c’è vip, sovrano, politico che nasconda l'amore per il miglior cibo popolare al mondo. Le pizzerie migliori d’Italia sono tante, origano spolverato tra metropoli e province, e ognuna riesce a soddisfare il gusto prediletto. Che siano margherite o capricciose, eleganti pizze gourmet con ingredienti delicatessen, sapide prosciutto&funghi o bufaline a seconda delle zone, le pizze in Italia vincono praticamente sempre.

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In occasione dei festeggiamenti per la giornata mondiale della pizza (17 gennaio), TheFork ha rivelato in un’infografica piena di dati il consumo della pizza in Italia e nel mondo stando alle prenotazioni effettuate tramite la app. Nel nostro paese stravince sempre e comunque Roma con che si aggiudica il più alto numero di prenotazioni per andare a mangiare la pizza fuori. Segno che nella Capitale la rinascita della pizza romana, bassa e scrocchiarella a differenza della sontuosa napoletana col cornicione, continua a trovare preziosissimi adepti. Seguono Milano, che vive un intenso periodo di amatori di pizza, poi Torino, Firenze e Bologna. Anche nelle città più piccole, come Monza, la pizza è sempre la prima scelta di chi va a mangiare fuori (avevate dubbi?). D’altronde sul numero complessivo mondiale di pizzerie prenotabili, circa 12mila, l’Italia la fa da padrone con 6mila. Segno che la pizza è ancora il principale motivo per andare a mangiare qualcosa di diverso, cercando di optare sempre più per la qualità altissima raggiunta da tanti egregi pizzaioli.

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Courtesy TheFork

Per quel che riguarda il resto del mondo, sventola il tricolore pizzettaro anche la Francia con più di 2mila pizzerie presenti sul suo territorio, e la Spagna con oltre 1500 pizzerie prenotabili tramite app. In Europa la pizza va per la maggiore, è innegabile (ma il primo museo della pizza è a New York). Ma la vera sorpresa viene dalle prenotazioni effettive: il Vecchio Continente non può nulla contro il Brasile, inchiniamoci alla potenza numerica, c’è poco da fare. Pur con tutta la buona volontà e il quantitativo di mascelle ben allenate, le reservations nei ristoranti brasiliani che servono pizza è superiore persino a quello italiano. I brasiliani sono grandi amanti del rodizio de pizza (il nostro vintagissimo giropizza con vari assaggi) che è sempre più spesso scelto in alternativa al tradizionale churrasco di carne, quale segno di festa. L’Italia, quanto a prenotazioni via app, si piazza seconda in classifica generale. Non vi resta che sacrificarvi alla causa, afferrare il cellulare e prenotare per mangiare davvero una pizza (sai che sofferenza…).

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