Oggi avete ricordato di comprare le chips di verdure? Ma poi queste benedette chips di verdure fanno male? Fanno bene? Come al solito, sui prodotti relativamente "nuovi" che compaiono sulle nostre tavole (diciamo più sulle scrivanie...) in veste di spuntino sano si sa poco o niente e la nostra intenzione di consumarli è guidata soprattutto dall'istinto e dai messaggi di marketing che li accompagnano. Quella in cui viviamo forse passerà alla storia come un’epoca di acquisti che una bisnonna guarderebbe con scetticismo, se non con ilarità, facendoci notare che l’umanità è andata avanti anche senza le chips di carote. Ma la messa a punto della nostra alimentazione è atto di buonafede e tutto sommato utile, se si pensa che sono quasi scomparse malattie come la gotta (a dire il vero, qualche caso è rispuntato negli Stati Uniti per colpa della keto diet). Per questo abbiamo il dovere di capire se l’aumento di chips di verdure e di frutta sugli scaffali dei supermercati renderà la nostra vita migliore oppure non ci sposterà di un millimetro da dove siamo. Facciamo intanto una distinzione fra chips di verdure fritte e chips di verdure essiccate, ottenute quindi con l’essiccatore, un aggeggio entrato nelle case da non molto (c’è stato anche un periodo in cui se ne poteva richiedere uno alla Esselunga con la raccolta punti). Meglio evitare invece esperimenti con il microonde, di cui non sono pervenute notizie di successo.

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Dobbiamo quindi controllare per prima cosa se le chips che troviamo in commercio (spesso alla cassa in porzioni monodose) sono fritte o essiccate. Questa differenza può essere una trappola per chi è a dieta o sta cercano di fare scelte di vita più healthy. Le “patatine” vegetali, infatti, danno la sensazione di essere più sane perché sono fatte con barbabietole, zucchine, o altri vegetali, ma quando vengono fritte sono l’ennesima combinazione di amido, sale, olio. Insomma: facciamo uno spuntino spensierato e invece stiamo aggiungendo calorie al nostro regime. Quindi, stabiliamo che le chips di verdure fritte NON sono più sane delle comuni patatine fritte. Discorso diverso per le chips ottenute con l’essiccatore, riguardo alle quali abbiamo interpellato la biologa nutrizionista Giulia Vincenzo. “Io che sono nutrizionista ho scoperte solo di recente le chips di frutta o verdura e ho subito comprato l’essiccatore per farle in casa”, ci racconta la dottoressa. “Vale la pena mangiare le chips di verdura essiccate al posto delle patatine tradizionali? Ovviamente sì, sono a chilometri di distanza da quelle tradizionali, dal punto di vista della salute, delle calorie, degli additivi, dei grassi saturi e del sale. Poi ci sono quelle più zuccherose e quelle meno, nel senso: le chips di carota, le chips di topinambur, ho visto anche le chips di broccoli, sono molto povere di zuccheri rispetto alle chips di mela, di banana, di fragola – queste ultime buonissime, tra l’altro – quindi preferirle alle patatine tradizionali ha un senso. Però, bisogna fare attenzione: in ogni busta c’è molto più dell’equivalente di un frutto, quindi non bisogna pensare che mangiare una mela e una busta di chips di mela sia la stessa cosa, le seconde sono disidratate, leggere di peso, ingannevoli, ma sono l’equivalente di due, tre mele. Per cui consideriamo che in quella merenda, in quello spuntino, stiamo assumendo più di un frutto e che non è comunque il sostituto del frutto fresco innocente e dietetico come si può pensare. Però resta sempre preferibile al pacchetto di patatine. Se poi vogliamo fare ancora meglio, comunque, bisogna preferire sempre quelle di verdura”. La voglia di croccante è salva, ma va gestita consapevolmente, in qualsiasi versione.