A qualcuno i vegani possono sembrare degli stravaganti. Per altri sono persone che nascondono disordini alimentari dietro all’etica. Per altri ancora sono quegli assatanati che sui social pubblicano foto cruente scattate nei macelli mandandoti di traverso la fiorentina. Nessuna categoria è esente da soggetti problematici, ma la maggior parte dei vegani, però sono semplicemente persone molto sensibili che hanno deciso di non mangiare più nulla che possa procurare sofferenza agli animali e aumentare l’inquinamento del pianeta, e che per questo seguono una dieta che cerca tutti i nutrienti necessari solo nel mondo vegetale. Quella vegan non è quindi considerabile un'abitudine alimentare, quanto un vero e proprio stile di vita che incuriosisce e attira critiche in egual misura, che manda in confusione chi non lo segue. Soprattutto quando bisogna invitare a cena un vegano e non si sa che preparargli. Un dilemma che un po’ diverte i vegani, che spesso si vedono servire solo insalatina quando un piatto di pastasciutta al pomodoro e basilico, o con un sugo di melanzane o di funghi, sono puri piatti vegan. Così come lo sono le patatine fritte nell’olio vegetale, o al forno (senza il pollo accanto!) accompagnate magari da una birra. Si rischia di fare gaffe come quella della mamma di Tula in Il mio grosso grasso matrimonio greco che al fidanzato di lei, Ian, che la avvisa di essere vegan lei risponde "ah, ok, allora ti faccio l'agnello". O più concretamente, come tanti baristi da Milano a Roma che alla domanda "che panini avete senza carne?" rispondono "quelli col prosciutto".

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Ma la domanda "okay, ma che cosa mangiano i vegani?" per la maggior parte della gente, resta. Soprattutto per chi è tentato di aderire a questo movimento e ha paura di ciò a cui può andare incontro. Diventare vegani, adottare una dieta vegana, significa rinunciare non solo a carne e pesce, ma anche a tutti i derivati animali come latte, formaggio (il più difficile da abbandonare!), uova, burro, panna, yogurt, miele. Una scelta dura, che a molti farà storcere il naso. Invece la varietà della cucina è tanta da poter preparare dei pranzetti da fare invidia ai migliori chef del mondo. Per una perfetta alimentazione vegana basterà apportare giusto qualche piccola modifica al menù a cui siete abituati, e vi accorgerete che in fondo, se vi interessa farlo, abbracciare la filosofia vegana, non è questo dramma come sembra.

Partiamo dalla colazione veg. Per il primo pasto della giornata esiste ormai un’impressionante di alimenti, a partire dalle bevande. È vegano il tè di ogni tipo, ma lo sono anche caffè o latte vegetali come quello di soia, di riso, d’avena, di mais, di farro, di nocciole o noci, di cocco, di mandorle o di sesamo. Non è detto che tutti questi tipi conquistino subito il palato, ma una volta fatta l'abitudine il loro sapore si apprezza davvero. Esistono poi ottimi yogurt di soia, magari abbinato a dei biscotti senza burro. Ormai sono sempre più i prodotti contrassegnati come “vegan ok” nei supermercati, ma potete tranquillamente cucinare dei biscotti alla banana o allo zenzero, basterà ricordarsi di utilizzare olio e burro vegetali e di non usare le uova. Con lo stesso ragionamento, e utilizzando gli stessi ingredienti, sarà possibile cucinare torte e dolci di ogni tipo, anche perché spesso i prodotti preconfezionati sono un po' costosi e a volte non sempre rispettano al 100% l'etica vegana. Sulle nostre tavole da vegani, a colazione come a merenda, ci sono anche marmellata e confettura, dove di animale non c’è nulla. O creme al cioccolato, dove la parte grassa è burro sì, ma di cacao. E soprattutto frutta, frutta e ancora frutta. Con una colazione del genere non si arriva certo affamati al pranzo, anzi.

Il pranzo veg. Se la colazione è stata soddisfacente, proviamo a immaginare cosa è possibile preparare a mezzogiorno. Fondamentale, prima di tutto, alternare sempre pasta e riso, da condire con tutte le verdure che più ci piacciono, utilizzando chiaramente oli vegetali. Nella pasta alla Norma, tanto per dirne una, basterà sostituire la ricotta salata con uno dei tanti formaggi vegan che si trovano nei grandi supermercati. Chiaramente, per bilanciare l'assenza di carne, sarà necessario mangiare tanti legumi, da soli o con la pasta oppure in un'insalata. Già, insalata, è questa la parola d'ordine: è fondamentale il pasto con insalate di cereali, di legumi, di verdure, in base alle stagioni. In estate sarà possibile utilizzare farro, avena, orzo, segale; in inverno saranno più utilizzati cavoli, broccoli, verze. Non dimentichiamo i cibi ricchi di ferro.

La cena veg. la sera, quando è consigliabile assumere alimenti più proteici via alle zuppe di legumi o cereali, a burger o polpette di legumi già pronti. Se avete ospiti e volete dimostrare loro che la cucina vegan non è triste, potete preparare peperoni ripieni sostituendo alla carne tofu o seitan tritati. C'è chi non se ne accorge nemmeno. Oppure potete preparare tempura di fiori di zucca e altri ortaggi, ovviamente senza formaggio o alici. Insomma, le combinazioni non mancano, i sapori non ne soffriranno: abbiamo mangiato per tanto tempo la tipica pasta aglio, olio e peperoncino senza neanche renderci conto che un piatto più vegano di quello, non c’è. L’unico accorgimento che resta da raccomandare: non trascurare l’apporto di vitamina B12, che si può assumere comunque in integratore o con alimenti per vegani addizionati di vitamine del gruppo B, o consumando anche alghe. Diventare vegani non significa rinunciare a tutto: ci sono molte star che adottano questo stile di vita per dei periodi, alterandolo all’alimentazione onnivora. Ed è già un buon inizio, e un buon contributo alla salute nostra e del pianeta.