"Fa bene tutto. Fa bene il suo succo, da assumere con moderazione. Tra i suoi falsi miti, infatti, c'è quello di essere un agrume miracoloso. Il limone ha proprietà nutritive e preventive grazie al limonene, una molecola antitumorale contenuta nella sua buccia non trattata". Per conoscere più da vicino questo frutto e sapere quanto, come e perché inserirlo nella nostra dieta abbiamo incontrato la dottoressa Elena Dogliotti, Biologo Nutrizionista e Supervisore Scientifico per Fondazione Umberto Veronesi, fondazione che dal 3 al 16 marzo in partnership esclusiva con Citrus – L’Orto Italiano aiuta, attraverso il progetto I Limoni per la Ricerca, a finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza*.

Acqua e limone al mattino toccasana o bufala colossale?
La notte è il periodo più lungo in cui non solo non ci alimentiamo, ma non beviamo neppure, salvo quando ci si sveglia perché abbiamo mangiato troppo salato. Quindi la pratica migliore che possiamo fare al risveglio è proprio quella di reidratarci con un bel bicchiere d’acqua. A volte però, soprattutto in inverno, può risultare fastidioso bere acqua fredda insapore appena svegli, motivo per cui bere acqua calda e limone - il succo di mezzo limone - può renderla più gradevole. In più il limone con i suoi citrati può anche avere un effetto protettivo contro la calcolosi renale. Idratazione, dunque, citrati e vitamina C, nulla di più nascosto nel bicchiere di acqua e limone alla mattina, soprattutto nulla di miracoloso.

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Quali sono i nutrienti essenziali del limone?
Il limone è una buona fonte di vitamina C, tuttavia, come la maggior parte degli altri agrumi, contiene molti nutrienti essenziali: carboidrati (zuccheri e fibre), potassio, acido folico, calcio, tiamina, niacina, vitamina B6, fosforo, magnesio, rame, riboflavina, acido pantotenico e una varietà di composti fitochimici. La vitamina C svolge un ruolo chiave nella formazione del collagene, entra in gioco nell’assorbimento del ferro inorganico (non –eme); inoltre come antiossidante, la vitamina C può aiutare ad evitare il danno cellulare da "radicali liberi" implicato nella progressione di diverse malattie tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari e la formazione della cataratta. Nel limone, in particolare nella buccia, sono presenti fitochimici come monoterpeni, limonoidi, flavonoidi, carotenoidi e acidi idrossicinnamici. Questi composti hanno dimostrato in diversi studi scientifici capacità antiossidanti, effetti sulla differenziazione cellulare e potere detossificante che renderebbero i limoni, se regolarmente consumati, una componente importante di una dieta volta a ridurre il rischio di malattia.

Esiste una quantità giornaliera ideale di limone?
No, non esiste. Il limone è un frutto e le linee guida ci raccomandano circa tre porzioni al giorno di frutta, ma ci raccomandano anche varietà nelle scelte e rispetto della stagionalità. Sulla stagionalità non andiamo mai fuori tema, il limone ha, infatti, tre fioriture ed è, quindi, di stagione praticamente tutto l’anno. Un limone al giorno è più che ragionevole.

Variare, quindi, è fondamentale...
Il nostro corpo per il 75% è costituito da liquidi, da acqua in particolare, che contribuisce al buon funzionamento di tutti i nostri apparati perché è il mezzo attraverso cui le cellule comunicano tra loro; è la via che trasporta il nutrimento ai differenti organi ed elimina scorie e/o residui tossici tramite l’urina; è parte essenziale di alcuni liquidi biologici, tra cui quello oculare, sinoviale che è prodotto dall’omonima membrana che avvolge i muscoli e che riempie le cavità articolari e di quello cerebro-spinale o, ancora, l’acqua è il contenuto principale di secrezioni di importanti apparati quali quello respiratorio, gastrointestinale e genito-urinario, arrivando fino a favorire alcuni processi fondamentali come la digestione. Insomma l’acqua è importantissima ed è per questo che bisogna berne nell’arco della giornata da uno a due litri e che dobbiamo favorire alimenti che ne contengono molta come verdura e frutta. Variandola sempre e in base alla stagionalità.


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Meglio solo o come condimento?
Dipende dai gusti, ma possiamo utilizzarlo in spicchi tagliati nelle insalate miste o in piatti unici, spremuto in abbinamento ad altri agrumi o come contrasto in estratti dove prevarrebbe il dolce. In più la buccia può aromatizzare veramente tantissimi piatti, dai primi, ai secondi, ai dolci. Per esempio è perfetto nelle torte.

Ci sono soggetti di individui cui è particolarmente indicato?
Può essere consigliato a chi soffre di calcoli renali di ossalato di calcio grazie al loro contenuto di citrati.

Cosa contiene di "buono" la buccia del limone?
Gli oli essenziali che forniscono il caratteristico profumo tra cui il limonene, studiato anche per il suo potenziale antitumorale.

Come si può essere certi che la buccia non sia trattata?
Viene scritto dal produttore sull’etichetta: “limone non trattato” o “buccia edibile”. Al contrario, nel caso la buccia sia trattata è d’obbligo l’etichettatura con la sostanza utilizzata. Se troviamo i limoni sfusi senza nessun tipo di etichetta nel dubbio consideriamoli come trattati ed evitiamo di utilizzare la buccia.

Come si può lavare la buccia per renderla edibile?
La buccia trattata non è edibile. I limoni con buccia non trattati, invece, vanno semplicemente lavati sotto l’acqua corrente.

Come inserire la buccia di limone nella dieta?
Non esistono regole. Sperimentando gli abbinamenti di sapori. Si può abbinare sia al dolce sia al salato. Aggiungere la scorza di limone, grazie al suo aroma, ci permette di usare meno sale e meno zucchero nei nostri piatti.

*Dal 3 al 16 marzo, per ogni retina di limoni venduta nei punti vendita aderenti all’iniziativa, saranno devoluti 40 centesimi a Fondazione Umberto Veronesi per finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza. Le speciali retine da 500 gr di limoni (varietà primofiore) di Fondazione Umberto Veronesi saranno distribuite in tutta Italia da Citrus - l’Orto Italiano in più di 2.500 supermercati al costo di 2 euro. Le precedenti edizioni del progetto hanno permesso di finanziare il lavoro annuale di otto ricercatori che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura delle patologie oncologiche; con questa nuova edizione de I Limoni per la Ricerca si mira a incrementare in maniera importante il numero.