C’era chi la srotolava con sapienza, concedendosene un morsetto alla volta. E chi la addentava a morsi famelici, eliminando ogni dubbio o gioco su come si dovesse mangiare. La Girella Motta è stata per molti un pezzo d’infanzia, una delle storiche merendine che potevano interrompere goduriosamente un pomeriggio di giochi o condire le ricreazioni a correre nei corridoi delle scuole. Una tradizione che oggi cambia colore: la Girella rosa è realtà. Ma come?! Pink millennial, esattamente. Nel solco del ruby chocolate, del KitKat e dei Baci rosa, dell'unicorn food dalle tinte più arcobaleno possibili, è arrivato il fashion makeover a tinte rosa. Una sfumatura delicata e dolcissima che trasformerà la pausa merendina in un piccolo capolavoro frou frou declinato in rosa e cioccolato. Il sogno di ogni fanciullino pascoliano che si rispetti.

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Com'è la Girella rosa? Dalle prime foto si vede che forma e grandezza resteranno immutate: praticità da snack, golosità da dessert, comodissimo da nascondere in borsa per un attacco di craving da abbassamento di glicemia. Non è cioccolato rosa, però: la Girella rosa è fatta di purissimo mix di frutti rossi a tingere di acidula dolcezza e sfumature rosé la morbidezza del pan di Spagna tradizionale. Restano la farcitura, e la base di cioccolato al latte nella quale ci piaceva sempre affondare i denti per il morso definitivo. La Girella frutti rossi ha il 50% di grassi in meno (addio olio di palma, forse?) rispetto alle altre merendine sul mercato, e non ci sono aggiunte di coloranti e conservanti. D’altronde siamo sempre più salutisti e attenti a ciò che mangiamo, le aziende alimentari più famose non possono che adeguarsi intelligentemente ai nostri peccati di gola. Anche le merendine della nostra infanzia crescono.