Chi non ha vissuto il pre-internet non sa quanto il bombardamento di informazioni bizzarre stia diventano un filo troppo intenso, da qualche anno a questa parte. Bizzarre per non chiamarle fake news o bufale. Quelle sui rimedi magici sul come perdere peso forse vengono spacciate più delle caramelle alla menta sui banconi reception degli uffici. C’è un certo tipo di americani che da un po’ di tempo attribuisce proprietà miracolose all’aceto di mele, o apple cider vinegar, che si vede sorbire (con smorfie) da blogger e giovani giornalisti nel classico articolo “ho bevuto aceto di mele per una settimana ed ecco cosa mi è successo". Il concetto più diffuso è che fra le molte proprietà, l'aceto di bere per dimagrire sia quella più incontestabile. Oltreoceano non sono nuovi nell'arte di coltivare l’illusione di bevande miracolose con presunti poteri detox, o acceleranti del metabolismo. Negli anni 90 c’era chi passava giorni interi, per periodi anche lunghi, bevendo solo acqua con limone, sciroppo d’acero e peperoncino di cayenna, una cosa così delicata da essere chiamata, in alcuni stati “master blaster” (il botto) invece di “master cleanse” (il potente detox), che è il nome originale. Qualcuno la considera ancora la dieta ideale, anche se è priva di proteine e ti fa svenire dopo due giorni. Ma per tutti quelli che sono stati disillusi è arrivata subito la dieta dell'aceto di mele, che da chi non vuole essere biasimato viene seguita con la scusa dichiarat che alzerebbe le difese immunitarie (tutto da verificare).

Per toglierci ogni dubbio abbiamo interpellato la biologa nutrizionista Giulia Vincenzo , autrice di Diete tra bufale e scienza insieme al professore del Policlinico Gemelli Giacinto A.D. Miggiano, e che forse non vedeva l’ora di fare chiarezza su questa ennesima leggenda metropolitana. “La questione aceto di mele fa dimagrire è fra quelle cose che, come nutrizionista, non mi sono mai spiegata”, dice subito la dottoressa, “non si sa nemmeno da cosa sia venuto fuori questa idea del beneficio di bere aceto di mele a digiuno, dal punto di vista scientifico. Sicuramente si tratta di uno di quegli stratagemmi autolesionistici, bisogna dirlo, a cui si ricorre per cercare di mangiare di meno. Della serie ‘mi bevo una cucchiaiata di un condimento acido a stomaco vuoto’ e niente più perché non posso farcela. A parte rischiare una fantastica gastrite, che ti risolve davvero tutti i problemi di grasso perché soffri così tanto da smettere di mangiare completamente, bere aceto puro forse ti aiuta a mangiare di meno, effettivamente, perché fa passare la fame, ma male. Questo, secondo me, è il motivo per cui molti americani che vogliono perdere peso assumono questo misterioso aceto di mele a digiuno. Perché proprio quello di mele? Non perché abbia ‘proprietà” diverse da quello di vino, come si può credere, ma solo perché ha un sapore leggermente più gradevole se bevuto puro. Potere detossificante? Zero. Potere di accelerare il metabolismo? Zero. E questo è tutto”.