C’è chi apre una scatolina dal colore inevitabilmente connesso a un diamante di Audrey Hepburn memoria. E chi apre un uovo di Pasqua artigianale la cui confezione ha i colori del lusso meneghino. C’è un motivo se tra le uova di Pasqua più chic lui, il conte della pasticceria, stacca i concorrenti. E di molto. 120 grammi di finissimo cioccolato al latte, un piedistallo color crema che ne celebra le misure geniali, uno scrigno che si apre con i colori più rassicuranti dell’eleganza milanese: è l’uovo di Pasqua di Marchesi 1824, data che è infinita certezza di sublime da regalare. E regalarsi.

Metal, pinterest
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Se tra le uova di Pasqua al cioccolato c’è aria di competizione ad altissimo livello qui ci sono almeno tre varianti da considerare: budget incluso. Per concedersi un peccato di gola incorniciato in elegantissima boiserie di carta si può optare per la versione Child da 40 euro. Ma se si vuole decisamente provare il lusso di una figura regale e portare Milano a Versailles l’asticella (e il conto) si alza: arriva la versione da 200 grammi con cioccolato bianco con granella di pistacchio (da 55 euro). Oppure si può addirittura rinunciare a qualunque altra sfida e planare sull’uovo di Pasqua fondente, 1 chilo di cioccolato fondente di primissima qualità, magistrale, imponente (a 180 euro). Di quelle scelte che lasciano spazio a un’altra scatolina. Piccola, decisamente piccola. Preziosa, decisamente preziosa.

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