Na tazzullell’ ‘e cafè, ma che sia il caffè più forte. E che riesca a svegliarci anche nei momenti più ardui del cambio di stagione, del lunedì mattina, della vita spericolata di quelle che non dormi mai. Niente di più vero. A cercare “caffè più forte al mondo” si aprono mondi profumati di tostatura e dosi di caffeina in grado di spazzare via la letargia, ma il Black Insomnia Coffee è davvero considerato il più potente in assoluto. Un risveglio in tutti i sensi. Il marchio è stato fondato nel 2016 a Città del Capo, in Sudafrica, da Sean Kristafor, e offre un blend di varietà Arabica e Robusta (coltivate rispettivamente in Etiopia e nell’Africa sub-sahariana) selezionati e tostati per ottenere un caffè che contiene ben 736 mg di caffeina. Tra 5 e 10 volte il quantitativo di una tazza americana normale, circa 230ml di caffè. Considerando che in media una mug di caffè filtro condensa tra i 70 e i 140 mg di caffeina, ha calcolato Healthline, è facile comprendere come il Black Insomnia Coffee sia uno schiaffo all’aprile dolce dormire. Con questo contenuto ha battuto anche il precedente record del caffè Death Wish, che con i suoi 660 milligrammi di caffeina ha detenuto il titolo di caffè più forte del mondo per diverso tempo.
Com'è il Black Insomnia Coffee? La descrizione sul sito ufficiale è poetica q.b. per far sognare i caffeinomani: “Tostato secondo l’antica tradizione italiana, lentamente e con attenzione, si fa riconoscere per il sapore morbido ma persistente, gusto forte, corpo vellutato e cremoso senza acidità o amarezza”. Sentori di nocciola e caramello e un retrogusto di cioccolato fondente completano il bouquet aromatico del caffè più forte al mondo. Chi lo ha assaggiato ha effettivamente confermato la bontà, anche se qualche effetto collaterale si è sentito. Chi tollera già discrete dosi di caffeina liquida sostiene invece che sia un nettare divino in grado di farci saltellare fieramente fino al lavoro evitando sbadigli e cali di attenzione. Ma non per tutti, ovviamente.
Se non si è abituati all’effetto energizzante della caffeina e si consuma poco caffè (che male non fa), è meglio evitare il battesimo del Black Insomnia per non trovarsi con gli occhi sbarrati, stomaco bruciante e una tachicardia preoccupante. Ma persino chi ama sorbire tazzine calde una via l’altra osservando l’arco promettente del getto della moka, è meglio che non si faccia prendere troppo la mano dal caffè più forte del mondo. Perché la caffeina dà dipendenza e alzare così tanto la tacca della tolleranza rischia di diventare un pericolo per l’organismo. La Food And Drug Administration ricorda che 1200 milligrammi di caffeina è il limite massimo perché la magica molecola diventi tossica. Bere con prudenza, prossimo mantra del caffè?