Bere vino ogni giorno, il famoso bere un bicchiere di vino al giorno, fa veramente bene? Nel 111 a.C. il sovrano del Ponto Mitridate il Grande aveva una gran paura di essere avvelenato dai suoi nemici e per questo cominciò ad assumere piccole quantità di veleno quotidiano per rendere immune il suo organismo, dando vita alla teoria del Mitridatismo. Il vino non è certamente un veleno, per carità, e i suoi effetti sul buonumore per il piacere che regala sono innegabili. Ma c’è qualcosa nella gestione del nostro rapporto col nettare degli dei che non è molto chiara ed è ora di capire meglio quanta parte di leggenda metropolitana ci sia nella teoria secondo cui un bicchiere di vino al giorno fa bene, tanto bene. Lo abbiamo fatto con la biologa nutrizionista Giulia Vincenzo.

“Molti dei miei pazienti a dieta mi dicono che bevono un po’ di vino tutti i giorni, tanto non è molto calorico, fa buon sangue, contiene antiossidanti e così via con le scuse sentite dalla nonna”, racconta la dottoressa Vincenzo. “Il vino è però una sostanza estranea, che in linguaggio tecnico si dice xenobiotica, ovvero: noi non siamo stati progettati per assimilarla. Per il fegato, l’organo deputato a smaltirlo, è comunque un lavoro in più da fare, deve modificarlo e renderlo eliminabile. Il fegato è un organo capace di rigenerarsi, ma se io gli do fastidio ogni giorno un po’, è come se mi grattassi sempre nello stesso punto della pelle, e prima o poi un buco o un callo, o una cicatrice mi viene, in quel punto. È come una goccia cinese. Questo è più dannoso per l’organismo, è un cosiddetto ‘insulto’, come si dice in termine tecnico. Paradossalmente, quindi, è meglio fare una bevuta più consistente una volta ogni tanto. In questo modo”, continua la dottoressa, “tra una bevuta e l’altra il fegato ha più tempo di riprendersi”.

Un altro motivo per cui bere tutti i giorni non è la migliore delle idee è per la questione delle cosiddette “calorie vuote”. Ovvero, il vino apporta poche calorie, ma sono calorie senza nutrienti. Sono soltanto calorie. “Quando si è a dieta e si vuole perdere peso, quindi, è meglio a quel punto mangiare un po’ di pasta o di pane in più”, svela la dottoressa Vincenzo. “Queste calorie sono infatti accompagnate da proteine, grassi, fibra, carboidrati complessi. Le calorie del vino non possono sostituire tutto questo. Pensare di levare un po’ di pasta per potersi permettere un bicchiere di alcolico è un’illusione. Io dico sempre che è come sostituire le sneakers con le décolleté. La scusa dell’antiossidante, purtroppo, regge poco. Perché il vino eserciti davvero questa funzione sarebbe necessario berne litri e litri per avere un milligramo di resveratrolo, che è la dose attiva per cui il famoso principio antiossidante del vino sia possibile. Per dire: due calici di rosso apportano le stesse calorie di un bel trancio di pizza: a cosa vale la pena di più rinunciare?”.