Un cibo si insinua delicatamente sulle nostre tavole. Bello da guardare, delizioso da mangiare, superbamente snob e amato persino da schiere di nerd della Silicon Valley. Che non vivono di soli algoritmi ma si reinventano pollaioli. Di uova blu. Il colore più elegante/contraddittorio/essenziale dei guardaroba diventa anche un simbolo di biodiversità preziosissima. L’uovo azzurro è un gioiello della natura naturalmente ceruleo, sfumatura pastello che si illumina di cielo scolorando verso il verde acqua, un inno alla bellezza più assoluta. Le uova blu non sono tinte in maniera strana attraverso misteriose colorazioni da usare per le uova di Pasqua. Il loro bellissimo Pantone acquamarina è totalmente naturale, complessità genetica che si esprime attraverso la mutazione del gene O e dà la speciale gradazione verdeazzurra ai gusci agendo sulla base naturale bianca/marrone. Le producono le galline della varietà araucana, originarie del Cile e nella notte dei tempi allevate addirittura dagli indios Mapuche. La gallina araucana dal piumaggio morbidissimo, zampe verdi solidamente terrene, ha un temperamento insofferente agli allevamenti intensivi, come spiegano gli esperti di Slow Food. Il che rende l’uovo azzurro unico, rarissimo, lussuosissimo per la sua assoluta particolarità.

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Mentre in paesi come la Gran Bretagna le uova blu sono reperibili anche nei supermercati (ma la duchessa dell'azzurro ossessione Kate Middleton lo saprà?), in Italia è ben più complesso trovarle nella g.d.o. per portarle a casa comodamente. Ci sono però alcuni appassionati pollaioli che stanno portando avanti piccoli allevamenti in grandi spazi, assecondando le necessità delle galline ornamentali dalle uova blu. Essenza pura dell’aria aperta, della libertà e felicità di razzolare ammirando nuvole e prati beccando qua e là i sapori più buoni, l’uovo azzurro è diventato anche il simbolo di un progetto dedicato alla salute mentale ideato dalla Fondazione Lighea, che si occupa di sostegno alle famiglie dove vivono soggetti con disagi psichici. Una metafora potentissima sulla bellezza della diversità. E della vita senza costrizioni, da godersi col sole in fronte, ingentilita di pastello misterioso che tinge il guscio di ceruleo lieve.