Meno di sei settimane fa, c’erano due, fooorse, tre foto di donne che si abbuffavano con l’hashtag #WomenEatingFood. Questa cosa non piaceva molto alla dietologa Alissa Rumsey e alla sua amica e collaboratrice body coach Linda Tucker. Così, quando il fidanzato della Rumsay le ha scattato una foto mentre divorava un hamburger gigante di Publix comodamente in bikini, lei e Linda Tucker hanno deciso di sfruttare l’occasione: pubblicare una foto divertente e farci nascere intorno un dibattito.

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Rumsay ha definito il nuovo hashtag #WomenEatingFood (#DonneCheMangiano in italiano) “accidentale”. Quando l’idea le è venuta in mente ha cercato su Google “donne che mangiano” e ha avuto conferma di dover fare qualcosa: i risultati della ricerca riguardavano solo “un gruppo di donne magre, bianche, bellissime con un’insalata davanti, e nemmeno la stavano toccando. Era una cosa folle”. Che ha infastidito particolarmente la Rumsey, perché è stata la sua stessa “relazione disordinata con il corpo e con il cibo” al liceo ad averle fatto scegliere proprio la carriera di nutrizionista. Si era resa conto che se avesse visto foto di donne che mangiavano davvero, e si godevano il cibo, quando era a scuola, qualcosa avrebbe potuto essere molto diverso.

Visti quei risultati Google, Rumsey e Tucker hanno condiviso insieme un messaggio per i loro 25mila follower totali. “Vogliamo vedere donne vere, di forme, colori, abilità tutte diverse, che mangiano cibo vero senza giustificazioni o spiegazioni”. Da quel momento hanno ricevuto più di 600 fotografie di donne reali che mangiano cibo vero, indicizzate con il nuovo hashtag.

Quello che Rumsey non si aspettava era l'afflusso di altri colleghi dietisti che si sono uniti caricando le loro fotografie. Dopo aver fatto una breve riflessione, effettivamente ha senso: “Anche loro comprendono il valore di vedere donne che mangino senza dare giustificazioni, e quanto aiuti a iniziare a normalizzare di questo tipo di azioni”. La speranza è che aiuti non solo chi ha relazioni difficili e disordinate col cibo, ma anche chi soffre di veri disturbi alimentari.

E dato che ogni giorno Rumsey e Tucker continuano a vedere nuove fotografie con l’hashtag #WomenEatingFood, il movimento è ben lontano dall’essere finito. Molte di quelle foto vengono da donne bianche che secondo Rumsey hanno “corpi socialmente accettabili” e sta cercando di far capire che c’è spazio per tutte in questo tipo di dibattito.

“Le foto che mi hanno colpita più di tutte sono quelle di donne con corpi abbondanti, che le hanno condivise e sanno quanto sia difficile. Credo che sia importante sottolineare quanto possa essere facile per me, che ho un corpo socialmente accettabile, caricare fotografie di me che mangio, perché in questo modo ottengo consenso. È più difficile per qualcuno che non lo ha, perché potrebbe non ricevere commenti di quel genere o addirittura non essere percepito come esempio positivo”.

Per questo Rumsay e Tucker continuano a chiedere alle donne “di tutte le forme, taglie, colore, identità e abilità” di condividere fotografie mentre si godono hamburger, patatine, gelati, persino insalate (se sono la cosa che ti rende felice, perché no!), e farlo senza dover motivare che cosa si mangia e perché.

Alla fine di tutto, in fondo, “È solo… ciò che mangiamo. Abbiamo bisogno di mangiare. E lo stiamo facendo diventare una cosa normale”.

DaDelish US