Certezze nella vita? Pochissime, contate sulla punta delle dita. Una di queste è sempre stata l’importanza della colazione declinata in tutti i suoi immensi, declamati, presunti benefici che vanno dall’essere il pasto carburante della giornata, a quello di essere l’unico in cui si può mangiare anche la Nutella perché c’è tutta una sfilza di ore davanti per smaltirne le calorie. Allora perché da qualche tempo a questa parte, negli Stati Uniti, fonte di ogni emulazione nel resto del mondo, cominciano a uscire articoli in cui ci si chiede: la colazione è veramente il pasto più importante della giornata? La prima risposta (semicomica) però non arriva dagli States ma dalla Gran Bretagna: perché lo ha detto la BBC. La prima a lanciare il sasso nella tazza del caffellatte è stata infatti la storica tv del Regno Unito, che dal suo sito ha addirittura paragonato questa affermazione a leggende tipo: “mangiare carote fa vedere bene di notte” e “Babbo Natale non porta i regali ai bambini cattivi”. Eh no, non fateci questo.

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L’idea, prosegue l’articolo della BBC con le parole della dietologa Sarah Elder, è che il corpo utilizzi molte riserve di energia per la crescita e la riparazione durante la notte, e che la colazione spezzi questo lungo digiuno. Ora si sta insinuando sempre più la convinzione, fra i dietologi anglosassoni, che questo pasto finisca per caricare troppo l’organismo di zuccheri. Un libro recente scritto da Tim Spector, professore di genetica al King's College di Londra, intitolato The Diet Myth: The Real Science Behind What We Eat è ancora più spietato: "La colazione non ha un'importanza particolare”, dice l’autore, “oltre a quella di essere la prima volta che mangi dopo un lungo digiuno, cioè il sonno, quando il nostro metabolismo funziona al meglio. Certo, i produttori di cereali per la colazione ci terranno a dire il contrario".

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Ma secondo il resto dell’articolo, la colazione è solo un pasto che aggiunge calorie al conteggio giornaliero. Dove sta la verità? Tutti conosciamo qualcuno che non fa colazione da anni, butta giù un caffè, magari amaro, e va al lavoro, altri al solo pensiero di uscire da casa a digiuno, svengono. “Alla fine, è il complesso della giornata che conta”, dice la biologa nutrizionista Chiara Usai, “saltare la colazione come il principe Carlo non vuol dire eliminare blocchi di nutrienti, comporta di riorganizzare il resto della giornata in modo sano e bilanciato. Al contrario, farla, non vuol dire essere autorizzati ad abbuffarsi di cereali raffinati o dolci perché tanto è il pasto principale della giornata e qualsiasi cosa va bene. Bisogna comunque fare scelte più equilibrate che comprendano tutti i nutrienti e in particolare proteine, che spesso vengono dimenticate”. La sua collega, la dottoressa Veronica Corsetti aggiunge: “c’è uno studio secondo cui, citato testualmente, ‘l'aggiunta di colazione potrebbe non essere una buona strategia per la perdita di peso, indipendentemente dall'abitudine della colazione stabilita. È necessaria cautela nel consigliare la colazione per la perdita di peso negli adulti, in quanto potrebbe avere l'effetto opposto’.”.

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A intervenire sull'argomento è anche la dottoressa Giulia Vincenzo: “la mia esperienza dice che se un mio paziente salta la colazione, si porta dietro la fame per più ore e quando arriva al pranzo si sfoga, abbonda o sceglie cibi più calorici, quindi secondo me saltare la colazione, a parte quelle strategie metaboliche tipo il digiuno intermittente, non è una buona idea”. Il messaggio finale, dalla dottoressa Usai, potrebbe essere la soluzione: “Se la colazione la fai e sei abituato così, bene. Attenzione al ciò che si sceglie, che influenza le altre scelte della giornata. Se non la fai perché non ti piace farlo, bene le stesso. Purché non ti faccia assalire dalla fame subito dopo, che ti porta a mangiare compulsivamente tutto quello che ti capita davanti”. Il consiglio finale: che si voglia dimagrire o per qualche altro motivo, mai cambiare il regime alimentare col fai da te. Sempre chiedere aiuto a un professionista.