Tutto ci saremmo aspettati fuorché i panini di Gordon Ramsay trasformassero lo chef in Mr. Sandwich (bring me a dream) di fronte al mondo intero. Ma poi, obiettivamente, ce n’era bisogno? Di trattati su come preparare il panino più buono al mondo ne è piena l’enciclopedia di Internet, il resto è pane, amore e fantasia + gusto personale. Ma quando a insegnare come fare un sandwich ad una giovanissima rapper sensation come Lil Nas, autore proprio della hit Panini, sale in cattedra Gordon Ramsay chef inglese stellatissimo, supernova brillantissima di fama e cucina, celebre per i suoi ristoranti come per i suoi insulti e la quantità di figli che è riuscito a "sfornare" (ne ha cinque totali, l’ultimo nato pochi mesi fa), bisogna decisamente rimettersi il cappello e concentrarsi. L’idea di fare un sandwich insieme è nata da uno scambio Twitter tra Gordon Ramsay e Lil Nas, che scherzando ha invitato lo chef inglese a “occuparsi del remix” di Panini nella vita reale. Sfida accettata: a Londra, in uno dei ristoranti di Gordon Ramsay (il Lucky Cat), la lezione ufficiale su come preparare il panino perfetto è stata tenuta dal prof in grembiule Gordon Ramsay al giovanissimo e inesperto (di cucina) rapper, che ha ammesso come quello assemblato sotto la guida dello chef fosse il primo panino realmente preparato in vita sua.

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Ma come si fa un panino à la Gordon Ramsay? Diffidate delle semplicità tradizionali, dei sandwich messi insieme con quello che c’è in frigorifero et similia. Niente fette di pane classico, tanto per cominciare. Ma un bao, il panino cinese che nell’ultimo anno e mezzo è diventato un must della ristorazione: morbidissimo dentro e fuori, cedevole alle salse ma in grado di resistere all’agguato dell’unto savoury. Il ripieno del panino è da manuale dell'eccellenza: pastrami cucinato precedentemente e tagliato a fette (“sarò generoso in questo caso”, si sente dire in video a Gordon Ramsay mentre sistema elegantemente le fette: già dimenticata la virata vegana per affari), formaggio, julienne di cavolo cappuccio condito (il classico coleslaw) e una spalmata morbida di kimchi piccante. Tutto qui? Manco per sogno: era solo l’assemblaggio. Perché Gordon Ramsay non sarebbe Gordon Ramsay senza un passaggio sulla griglia che fa sciogliere il formaggio e trasforma un semplice panino in un’elogio della lussuria culinaria, croccantino fuori ma morbido e caldo giusto dentro. Lo step successivo è tagliarlo in due, naturalmente: ma meglio evitare l’ascia scelta dallo chef e dal rapper per suddividere in parti uguali il sandwich perfetto. Basterà un semplice coltello e qualche f*ck di prammatica per tentare di avvicinarci all’essenza stellata ramsayiana. Più o meno.