Quel suono quando si apre il tonno in lattina è parte della colonna sonora dell’estate. Ma non ci abbandona certo col freddo. Caso mai cambia connotazione, e se d’estate il tonno in scatola va a ruba perché sono proteine già fredde da aggiungere a un’insalata di riso, o nell'insalata di pasta, o da affiancare a pomodori freschi e profumati con olio e basilico, d’inverno diventa caldo nel ragù di tonno, o nel ripieno di pomodori in forno, e torna nei tramezzini al bar che salvano la pausa pranzo veloce. Una lattina è più o meno una dose per una persona. A volte però non basta, o è troppo. Nel primo caso ne apri un’altra, da cui attingi appena un po’ di pezzi. Nel secondo lo lasci. E quanto tempo la lasci? Quanto tempo lo puoi lasciare? Quanto dura il tonno in scatola aperto?

La risposta alla domanda “quanto dura il tonno aperto”dipende da molti fattori, ma in larga misura dalle condizioni di conservazione. Non è scontato dire che, anche se è sottolio, va messo in frigo e coperto. Niente lattina aperta a vista. La cosa migliore sarebbe estrarlo dalla lattina e sposarlo in un contenitore di vetro (cominciamo a bandire la plastica dalla cucina, che Greta Thunberg ci osserva e ci giudica). Premessa: ovviamente, tutto questo è subordinato anche alla data di scadenza sulla confezione. È vero che le cibarie scadono più avanti, rispetto alla data riportata sulla confezione, ma solo se sono ancora confezionate. A ogni modo, se riposto in frigo in un contenitore chiuso, il nostro tonno sottolio può durare anche fino a 4 giorni, un po’ meno quello al naturale. Se però la quantità è abbondante e non contiamo di consumarlo entro quel lasso di tempo, c’è un altro espediente a cui ricorrere: congelarlo. Si infila in una bustina ermetica da congelatore e così si può conservare anche 3 mesi. Dopo di che, se lo si sposta direttamente dal congelatore al frigo dura nuovamente 3 o 4 giorni. Se viene scongelato nel microonde o nell’acqua fredda, invece, va consumato tutto subito. Infine, come si capisce se il tonno in scatola è andato a male? Facile: basta annusare e guardarlo bene: se ha un odore forte, sapore diverso o aspetto insolito, e soprattutto se c’è muffa, buttare via subito. Senza cercare di convincersi che "beh, che potrà mai farmi di male?".