L’uovo sodo è divisivo. O si ama molto, o si odia. C’è chi ama solo il rosso, e chi ama il rosso ma mangia solo il bianco perché ha paura del colesterolo. Circolano leggende curiose sulla chiara d’uovo, ad esempio che sia un elisir di giovinezza se mangiato con costanza. Quante cose ci sono da dire sull’uovo sodo, a cui non avevamo pensato? Una certezza è che è un cestino di uova sode sono in grado di salvarti un pasto, un tramezzino, un'insalata di riso con poco (insieme al tonno magari), ma quella dell’uovo sodo è modestia pura, considerato quanto sia nutriente e prezioso. Eppure ogni tanto, quell’ovetto avanza – soprattutto a Pasqua, quando ne bolliamo come se non ci fosse un domani – e ci ritroviamo a chiederci: quanto dura un uovo sodo di frigo?

Come al solito la risposta è: dipende. Come sappiamo, le uova fresche crude possono stare fuori dal frigo tranquillamente. Le riponiamo lì solo perché non c’è il rischio di romperle, e poi c’è l’apposito portauova che non deve andare sprecato. E per capire quando proprio non si possono più mangiare, ci sono dei metodi per capire se sono andate a male senza romperle. Ma quando un uovo è cotto le cose sono un po’ diverse. Non ci sono trucchi per capirlo. La protezione del guscio non è più così efficace perché bollendolo ha perso calcio, se poi le abbiamo anche private del guscio, ancora meglio. Non proviamo nemmeno a chiederci le uova sode quanto possono stare fuori dal frigo perché la risposta è “poco”. Meglio mangiarle, allora. Ma se abbiamo bisogno di conservarle per un po’, non troppo, tenendole in frigo, sia col guscio che senza, possono rimanere commestibili anche per una settimana. Un trucco per non sbagliarsi: scrivere sul guscio con una matita – non con un pennarello, che penetra nel guscio – la data del giorno in cui sono state bollite. Così facile che non ci avremmo ai pensato.