Il food del futuro accoglie una rapsodia in blu colore dell’anno 2020 Pantone che non passa da piatti, stoviglie o tovaglie. La compagnia calda/fredda stagionale dei prossimi 12 mesi sarà una tazza di tè blu, profumato e vibrante di sfumature profonde. Da bere rigorosamente in accompagnamento a uova cerulee e teneri scones colorati, per un tè delle cinque decisamente più pop? Il tè blu Pantone 2020 con tanto di codice numerico e packaging minimal segna la collaborazione tra l’istituto che da 20 anni determina le palette delle nostre stagioni e la casa di Tealeaves, che ha rilasciato una speciale versione design con le istruzioni perfette per prepararlo e colorare ogni pomeriggio (ma anche la sera, visto che non contiene teina) con le tinte irresistibili del mare.

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Lo scioglilingua delle pause chillax sarà il Butterfly pea flower tea, in italiano conosciuto anche come tè blu thailandese (dove è bevanda amatissima e consumatissima). Si prepara con i fiori di pisello blu, la Clitoria ternatea, pianta ornamentale asiatica di origini equatoriali che oggi adorna con grazia molte case del Sud Est asiatico. Chiamarlo tè è scorretto perché in realtà la pianta appartiene alla famiglia delle leguminose come fagioli/ceci/piselli: sono comunque i fiori blu viola della pianta di pisello che vengono raccolti, poi essiccati per essere conservati. In realtà si possono anche mangiare crudi o fritti, ma si perde un po’ l’effetto wow dell’acqua di tè blu. Da secchi sono esteticamente bellissimi e durano molto più lungo. La loro lenta immersione in acqua calda fa avvenire la magia della tintura blu. In caso di stagione calda si può fare anche l’infusione a freddo e berlo come rinfrescante, perché si può conservare in frigorifero in una caraffa chiusa.

Pantone Color of the Year 2020

Pantone Color of the Year 2020

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22 $ su tealeaves.com

E il sapore del tè blu? È dolce ed erbaceo, come è naturale che sia, e ricorda lontanamente il profumo che resta dopo aver cotto i fagioli, con una piccola nota di lemongrass che viene aggiunto durante l’essiccazione per bilanciarne il gusto. Non è forte come il kombucha, naturalmente, ma abituarsi al gusto potrebbe non essere così immediato. Le foglie del tè blu sono state utilizzate anche come colorante naturale per realizzare bevande con sfumature indaco, tutte caratterizzate dalla particolarità del cambio colore: poche gocce di limone le trasformano in viola, l’acqua tonica le rende rosa. Ma il tè blu si presta anche a creare l’Instagram sensation del cappuccino blu: la polvere delle foglie viene montata con il latte che si colora di conseguenza. Scenografico di sicuro, e il sapore cambia di poco.

Ma per essere puristi, ispirati anche dalle motivazioni che hanno spinto Pantone ad eleggere il Classic Blue colore dell’anno 2020, l’essenza vera è consumare il tè blu nella più tradizionale delle infusioni. Pochi minuti, una tazza di porcellana finissima recuperata da quella credenza della nonna, ed ecco che il mare si materializzerà nella tazza.E non importa se le vacanze saranno lontane o vicine: naufragare dolcemente nel tè blu sarà chillax allo stesso modo.