Che fiore bellissimo che è la genziana, forse uno dei più belli che si possano incontrare in natura, fieramente selvatici. Quando durante una passeggiata si trova quella di colore blu acceso, la sua bellezza sembra un invito a farne uso. Invece bisogna lasciarla lì perché è una specie protetta. La genziana è considerata una pianta prodigiosa, un rimedio universale da lungo tempo. La specie più conosciuta dagli erboristi e più apprezzata è la Genziana maggiore (Gentiana Lutea) che raggiunge un’altezza superiore al metro. Ha delle grandi foglie e fiori gialli, che fanno la loro comparsa solo dopo i dieci anni di vita della pianta. La genziana, abbiamo detto, non può essere raccolta liberamente. Oltre a procurarci una bella multa, raccoglierla può essere pericoloso per la pianta stessa, perché si rischia di ucciderla, e allo stesso tempo c'è il pericolo di raccogliere piante somiglianti che sono molto tossiche, come il veratro e l’elleboro.

La radice di genziana. Come rimedio naturale, la genziana ha una storia che inizia davvero molti anni indietro nella storia del mondo. I greci la utilizzavano come lassativo mentre per i romani serviva a combattere i problemi intestinali. La radice, dal gusto amaro, porta grandi benefici ai problemi gastrici e del tratto digerente, ma è consigliata anche per le sue proprietà come tonificante e come supporto al sistema immunitario. Infuso di genziana. Questo particolare sistema di assumere la genziana ha diversi effetti esterni e interni. Passato sul viso con un batuffolo d’ovatta, l’infuso di genziana è un detergente delicato. Bevuto dopo i pasti ha un potere digestivo. La radice secca macerata in alcol è invece un tonico stimolante dell’appetito.


Decotto di genziana. Per preparare questo decotto (che è diverso dall’infuso, come preparazione) basta mettere qualche grammo di radice secca in circa un quarto di litro di acqua e farla bollire. In questo modo si ottiene un rimedio molto efficace per combattere stanchezza fisica che mentale. Se invece il decotto viene preparato con i fiori, riesce a ottenere un efficace rimedio per combattere la depressione. Liquore di genziana. Ma oltre al suo potere curativo e come rimedio naturale, la genziana è un’erba perfetta per preparare un liquore pregiato e particolarmente apprezzato in Abruzzo. Per prepararlo occorrono 40 g di radice di genziana, 1 chilo di zucchero, 1/2 di Barbera, 1/2 di alcol 90°, essenza di mandorle. Si lascia a macerare la radice di genziana a pezzi nel barbera per 3 giorni; si porta a bollore un litro d’acqua con lo zucchero. Si filtra il Barbera con un colino finissimo o addirittura stoffa pulita, di mescola allo sciroppo di zucchero (freddo), all’alcol 90° e si aggiunge qualche goccia di essenza di mandorle. Si mescola, si imbottiglia in vetro (niente plastica!), si lascia riposare (meglio al buio) e si può bere dopo 3 settimane.

Tintura madre di genziana. Questo rimedio si ottiene invece lasciando macerare 20 grammi di radice di genziana in 100 ml di alcol. Una volta filtrato si conserva e si assume in gocce nell’acqua due o tre volte al giorno, per depurare l’organismo e favorire la digestione. Genziana per smettere di fumare. Eliminare un vizio come quello del fumo non è assolutamente semplice, ma la genziana ci dà un piccolo. Pare che tenere in bocca una radice di genziana aiuta a controllare l’impulso di tenere la sigaretta fra le labbra. Infine: genziana, controindicazioni. Così come per altri tipi di erbe, la genziana va sempre assunta in quantità molto limitate o seguendo il consiglio di un medico. Soprattutto, devono chiedere consiglio quelli affetti da varici esofagee, gastrite, ulcera, iperacidità. Mentre in gravidanza e durante l’allattamento, meglio evitarla. Il sapore amaro, a feti e neonati, non piace molto…