Di incertezze a tavola ce ne portiamo tante ogni giorno, ma ce n'è una che suscita uno dei dubbi più annosi, più ammantato di leggende, di incertezze sul cosa è giusto e sbagliato che l’uomo si porta dentro e fuori nella sua alimentazione è: quante uova si possono mangiare? Davvero difficile, da sempre, rispondere a questa domanda in maniera esaustiva. Ci proveremo noi a fare una risposta a questo quesito, per poter aver i conti a posto con la nostra coscienza e soprattutto con la bilancia e la salute.

Quante uova a settimana?

Tutti abbiamo in testa la scena di Rocky, interpretato nella lunga serie cult cinematografica da Sylvester Stallone, mentre comincia ogni mattina l'allenamento, bevendo un numero incredibile di uova. Sicuramente troppe. È altrettanto vero che ci sono molto detti popolari che consigliano di mangiare non più di uno, al massimo due, uova a settimana per non appesantire il fegato e non gravare sul colesterolo. Chi ha ragione? Dov’è la verità?

Uova e proteine

Una cosa è certa. Le uova sono un alimento ricco di proteine, con le quali si possono preparare un numero enorme di ricette. Dal punto di vista dietetico, l’uovo è uno dei pochissimi alimenti che si può associare a tutto: al formaggio, al pesce, alla carne, ecc. Le uova forniscono una quantità significativa di proteine e di altri elementi nutritivi, sia minerali e vitamine: In particolare contengono vitamina A, vitamina B6, vitamina B12 ma anche riboflavina, acido folico, calcio, ferro, fosforo e potassio. I grassi costituiscono circa il 10% del contenuto dell'uovo. Di questi il 70% sono lecitine, necessarie per mantenere l'elasticità delle arterie.

Cosa dicono le linee guida sulle uova?

Le linee guida della Società italiana di nutrizione raccomandano da 1 a 4 uova a settimana: un buon compromesso che include sia le persone in salute che persone affette da particolari patologie che richiedono una maggiore attenzione alla dieta. Recenti studi hanno confermato che un consumo moderato di uova non è associato ad un aumentato rischio di malattie (o morte) cardiovascolari. Vi sono però dei casi in cui le uova non devono essere consumate: a chi soffre di calcoli renali, in caso di sistema immunitario indebolito, di allergie e di intolleranze alle proteine dell'uovo. Un grande tuorlo contiene più di due terzi della razione quotidiana suggerita di 300 mg di colesterolo, anche se uno studio indica che il corpo umano non ne assorbe molto dalle uova.

La digeribilità dell’uovo richiede tempi nella norma, da 60 a 180 minuti. L’uovo è facile da digerire, soprattutto se cucinato alla coque o affogato. 100 grammi di uova forniscono un apporto calorico di 143 kcal. Altro mito da sfatare riguardante le uova è sulla loro scarsa propedeuticità per le diete dimagranti. A differenza, le uova hanno proprietà sazianti molto alte. Il loro consumo fornisce un senso di pienezza che fa evitare di assumere altri cibi nelle ore successive. Questo vale per le varietà di uova. Anche se noi siamo comunemente abituati a pensare all’uovo unicamente come quello di gallina, in realtà se ne consumano di diversi animali, tutte commestibili: uova di struzzo, di quaglia, di anatra, di tacchino ed anche di oca. In alcune regioni del mondo si consumano anche le uova di tartaruga.