Pasticciere, alchimista, designer e quasi medico. Con un amore per i dolci sin da bambino quando in cucina si divertiva a fare le torte con le nonne.
Marco Failla, 34 anni,
palermitano, designer, racconta della sua «cake anatomy», alludendo ai suoi studi e alla complessità delle sue creazioni.

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ALEX CINISI
Marco Failla, 34 anni, chef palermitano e (quasi) medico.

Come ha iniziato?
Per caso e da autodidatta. Sin dai primi anni dell’università adoravo la chimica e creavo essenze con estratti di vaniglia, fiori di zagara, bergamotto, acqua di rosa. Insomma, con elementi siciliani. La prima l’ho chiamata n°9 perché 9 è il simbolo della complessità.

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Pasticcini realizzati con estratti e fiori.

E con le fragranze, poi?
Ho rivisitato le vecchie ricette delle nonne e le ho modificate con le mie essenze: come la torta di mele senza mele.

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Le tavolette di cioccolato di Modica, disegnate e colorate.

L’occhio vuole la sua parte?
Prima di realizzarle le mie torte le disegno, così come le tavolette di cioccolato di Modica che trasformo in maioliche, incastonando scorze di agrumi e poi colorandole.

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Gli ingredienti per realizzare tavolette di cioccolato creative.

La sua prossima creazione?
L’ultima è Miss Sicily Cake, per Dolce & Gabbana, con agrumi, pepe nero e pistacchi. Ora mi aspetta l’esame di cardiologia, ma chi vuole le mie torte può andare su marcofailla.com