In Sicilia lo chiamano fastuca, oro verde, e fra le tante cose che abbiamo adottato per buon cuore ora c'è anche il pistacchio. Non ridiamo, perché l'iniziativa Adotta un pistacchio, inteso come albero, è lodevole e poetica. Tutto è iniziato quando i fratelli della Pasticceria Bonfissuto di Canicattì (Agrigento), Vincenzo e Giuliano Bonfissuto, hanno scoperto un antico pistacchieto siciliano in degrado, semi abbandonato, pieno di piante di una varietà autoctona pregiatissima. L'obiettivo: farlo rivivere e prosperare per produrre quintali di pistacchi da destinare anche a una delle specialità della loro pasticceria: il panettone al pistacchio.

Per raggiungere il risultato nel più breve tempo possibile i due fratelli hanno lanciato una giustissima iniziativa di crowdfunding su Kickstarter chiamata Fustup, la parola araba che indica il pistacchio e da cui deriva il termine dialettale siciliano. Grazie a questa iniziativa, partita il 1 agosto 2020, si potrò produrre pistacchio locale, a chilometro zero, iniziando con 70 piante. Regalare l'adozione di una pianta può essere anche un'idea originale, quando non si sa proprio cosa donare a una persona sensibile, che ha però già tutto. Partecipando, si potranno seguire tutte le fasi della rinascita della "fastuchera", il pistacchieto, la crescita delle piante, i primi frutti che spuntano - la maggior parte di noi non ha idea di come siano fatti, prima di arrivare nella confezione della frutta secca - e partecipare moralmente alla nobile impresa di tenere in vita una pianta a rischio di estinzione, senza la quale la nostra vita sarebbe molto meno bella.