La mutevolezza della forma, la certezza del contenuto. Lo dice il sostantivo stesso: qualcosa di rilevante, concreto, visibile agli occhi. Il cibo, praticamente. Le tecniche della cucina nascoste dietro bocconi e assaggi inventati sul momento dai migliori chef, pasticcieri, gelatieri, e serviti a ciclo continuo in una curiosa degustazione semi-anarchica. Mordere il momento, il miglior carpe diem alimentare della galassia food: Spessore 2021 abbandona il gusto itinerante per (ri)tornare stanziale, lì vicino a dove nel 2013 tutto era cominciato dal giardino del Povero Diavolo di Piergiorgio Parini (uno dei ristoranti italiani più rimpianti dai buongustai ante litteram). Un addendo modificato della formula divertente, ideata da Fausto Fratti, che da 8 anni affascina sequele di gourmet a tappe, dopo l'edizione 2020 troncata sul finale dalle restrizioni anticovid. La location del ritorno al mordi&godi è il Parco Poesia Pascoli a San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì Cesena, nella profonda Romagna che alimenta da secoli la relazione feconda tra poesia e gola.

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Bignamino letterario-culinario di Spessore 2021: due serate estive (22 e 23 giugno), una location, 50 chef di tutte le discipline culinarie a disposizione, massimo 100 commensali a sera per il consueto "appuntamento fra procuratori e consumatori di piaceri". Le prenotazioni si fanno via mail o chiamando il numero apposito, ma la corsa ad accaparrarsi un posto alla immensa tavola della fantasia è davvero agguerrita. La jam session gustativa affidata alle mani e alle personalità di player di eccezione, che ogni anno accolgono nomi nuovi accanto agli storici partecipanti da tutta Italia. I piatti devono essere rigorosamente inediti, sviluppati il mattino stesso della cena prefissata con le materie prime messe a disposizione dell'elenco di creativi da far scatenare le papille con chef e pasticcieri come Corrado Assenza, Gianfranco Pascucci, Nino Rossi, Luca Abbruzzino, Giuseppe Iannotti, Eugenio Boer, Errico Recanati, Yoji Tokuyoshi, Francesco Brutto, Tommaso Tonioni, Federico Zanasi e via spaziando tra stelle, pizze, gelati, dolci, tipicità regionali e invenzioni ultrasoniche. Andare a riscoprire il piacere di assaggiare qualcosa di diverso, potente, anche assurdo, è un desiderio da esaudire sotto il cielo della prima estate. Quella in cui ricominciamo a vivere lasciando indietro i vecchi schemi.