Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo. Tre volte nella storia, un numero magico per l'Italia vincitrice della Coppa del mondo di pasticceria a Lione, nella terra dei mâitre della pâtisserie. La squadra tricolore capitanata da Lorenzo Puca con Andrea Restuccia e Massimo Pica, allenati da Alessandro Dalmasso, ha fatto sventolare il tricolore in un trionfo meritatissimo davanti al Giappone e ai padroni di casa della Francia (il premio alla sostenibilità, particolarmente sentita in questa edizione, è andato alla Svizzera, quello per lo spirito di squadra più forte se lo è aggiudicato il Cile). Dieci ore a disposizione, cinque preparazioni di alta pasticceria da realizzare, undici team nazionali in sfida per aggiudicarsi il dolcissimo primo posto sul podio della maggiore competizione globale, la Coupe du Monde Pâtisserie.

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Chi sono i migliori pasticcieri del mondo oggi lo sappiamo: tre italiani autori di una vittoria di zucchero e fatica, creatività e unione, giusto azzardo e straordinaria classe. Il capitano è stato ancora una volta Lorenzo Puca, abruzzese classe 1989, esperienze alla mitica pasticceria Veneto di Iginio Massari a Brescia e già campione italiano di pasticceria nel 2018, attualmente in attività alla pasticceria Pannamore di Vasto. Con lui aveva partecipato alla precedente edizione anche Andrea Restuccia, nato in Calabria e romano di adozione, specialista nella categoria ghiaccio (e di conseguenza nel gelato), che lavora nel team della pasticceria Guerrino di Fano. Insieme nel 2019 erano arrivati terzi, l'edizione era stata vinta dalla Malesia (la Coppa del mondo di pasticceria ha cadenza biennale). La new entry Massimo Pica, origini salernitane ma cuore e attività a Milano dove ha fondato la sua pastry school, si è laureato Campione italiano di cioccolateria nel 2020, sostituendo Mattia Cortinovis per la chocolaterie.

Eliminata la scultura di ghiaccio, le cinque preparazioni che i pasticcieri hanno dovuto preparare nel tempo a disposizione sono state un dessert al cioccolato da condividere, una torta gelato, una scultura di zucchero e una pièce al cioccolato alte almeno 165 centimetri, infine la novità introdotta quest'anno, il dessert da ristorante. Fortemente voluta dal nuovo presidente, il divino Pierre Hermé, in sostituzione del tradizionale dessert al piatto, riconosce anche formalmente l'importanza fondamentale della pasticceria nei ristoranti fine dining. A giudicare questa speciale categoria di preparazioni, una giuria speciale di otto professionisti, composta da cinque pasticcieri, tra i quali l'italiano Giuseppe Amato pasticciere del tristellato La Pergola di Heinz Beck a Roma e Jordi Roca del trio di fratelli del El Celler de Can Roca, e dai tre chef stellati Glenn Viel, Sang Hoon Degeimbre e Dominique Crenn. Che hanno decretato, ancora una volta, la sublime superiorità degli italiani vincitori della Coppa del Mondo di Pasticceria 2021.