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Il gatto, icona, simbolo, amato dal web con i gattini strappacuore e dagli scrittori di tutti i tempi. Da un improbabile Bukowski che li adorava, a Sepulveda, Kipling. Animali misteriosi e fantastici fanno la parte del leone, (sempre felino è), nella letteratura russa, da Čechov a Bulgakov, spesso come incarnazione del male e dell'oscuro. Una divertente galleria di mici amati e raccontati da scrittori si trova in Le più belle storie di gatti. Dai più grandi scrittori di ogni epoca (Edizioni L'Età dell'Acquario, acquista ora su Amazon). Sulle poesie di T.S.Eliot Andrew Lloyd Webber nel 1981 ha scritto il musical Cats, mai passato di moda, ancora in scena e visto e rivisto da schiere di fan adoranti, diventato un film nel 2019. Il genere letterario: "te lo faccio raccontare da un gatto" è vitale e gustoso, anche in molte nuove voci della letteratura di tutto il mondo. E se l'amico peloso ha ben due giornate di commemorazione, il 17 febbraio e l'8 agosto, vorrà ben dire qualcosa.

Ecco 6 storie di gatti, con gatti e sui gatti che spaziano in diversi generi letterari: thriller, fantasy, self-help, poesia, memoir, romanzo. Insomma anche se non siamo gattari, il felino sa come prenderci. Perché è come noi. Umano.

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courtesy photo
Grigorij Sluzitel, 37 anni, debutta come scrittore con Il mondo secondo Savelij, è anche attore del teatro Arte Studio di Mosca, frontman e chitarrista della band irlandese O’ Casey.

Il mondo secondo Savelij

Savelij è un dignitoso gatto di strada nato in un quartiere di Mosca in una scatola di banane Chiquita. È lui la voce narrante del romanzo d'esordio di questo scrittore russo che è allo stesso tempo, e con pari successo, attore di teatro e frontman di una band rock irlandese. Ma soprattutto è innamorato di Mosca, la sua città. Con Savelij andiamo in giro per i quartieri che un tempo avevano conosciuto lo splendore, ora cadono a pezzi, ascoltiamo le storie dei suoi abitanti che vivono di espedienti: il portiere tagiko, il vedovo che suona Vivaldi sul balcone per alzare lo spirito e la cultura dei buoni a nulla dei suoi vicini, il vecchio che recita Puškin alle anatre del parco, l'attacchino gattaro, il fattorino kirghiso, zio Kolja che ripara i cellulari e i vecchi computer. Sì, non siamo nella Mosca degli zar, siamo nella città di oggi, con i il suo downtown e i grattacieli della city. Con i raider che portano il cibo, i locali punk, i caffè alla moda. Savelij è appena nato ma sa tutto, spiega con ironia pedante persino le note a piè pagina, filosofeggia sulla vita in generale, conosce l'animo dei suoi simili e le miserie degli uomini, perché alla fine amore, dolore, malattia e morte sono uguali per tutti.

Come è nato questo racconto intimo ce lo racconta Grigorij Sluzitel da Mosca.

Come mai ha scelto proprio un gatto come protagonista del suo romanzo d'esordio?

La prima ragione è perché amo molto i gatti. Ma, a essere onesti, credo che il personaggio principale del romanzo non siano i gatti, ma piuttosto Mosca, la città nella quale ho vissuto per tutta la mia vita. Avevo bisogno di qualcuno che fosse un osservatore o un cronista dei nostri giorni. Dunque chi poteva essere più adatto per questo ruolo? Ovviamente i gatti! Il loro punto di vista indipendente e obiettivo era quello di cui avevo bisogno. Ma, in verità, le differenze tra gatti e umani nel mio libro sono solo apparenti.

Ha qualche esperienza personale da raccontare circa il suo rapporto con i felini?

Posso ricordare che, quando stavo per terminare il mio romanzo, avevo i capelli lunghi, mi ero fatto crescere la barba e spesso indossavo un lungo cappotto nero. Un giorno stavo camminando vicino a una chiesa e una vecchia signora è corsa verso di me e ha detto “Padre, la mia cara gatta sta molto male, la benedica”. Non ci ho pensato su, ho allungato la mano e lei l’ha baciata, le ho fatto il segno della croce e ho benedetto lei e la gatta. Spero non sia stata una cosa troppo blasfema e che abbia in qualche modo aiutato la gatta. Non l’ho più incontrata. Sarebbe divertente se avesse poi letto il mio libro.

Quali grandi nomi della letteratura russa hanno segnato la sua formazione letteraria? C'è qualche nome a cui si ispira tra i contemporanei?

La lista è abbastanza lunga. Tra i principali posso citare Gogol, Ilf e Petrov, Platonov, Nabokov, Puškin e ovviamente Čechov (che è forse il mio scrittore preferito). Tra i contemporanei… ci sono Sasha Sokolov, Vladimir Sharov (che purtroppo è scomparso lo scorso anno) ed Evgenij Vodolazkin (che mi ha aiutato moltissimo a pubblicare il mio romanzo).

Lei recita, suona e scrive. Come concilia queste tre attività artistiche?

In realtà, questi tre percorsi mi aiutano a non annoiarmi mai. Dunque, quando sono stanco di recitare, mi dedico alla letteratura, quando sono stanco di scrivere prendo la mia chitarra e così via. Ma mi sento di dire che il percorso della letteratura è più ampio e molto più pittoresco.

GLIALTRI Il mondo secondo Savelij

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Il gatto striato miagola tre volte

Nuova avventura per la tredicenne Flavia de Luce, figlia di un aristocratico inglese ed eroe di guerra (la Seconda) e padrone di una magione in rovina in qualche shire del paese. Dove in genere piove, tira vento e fa così freddo che la tappezzeria si stacca dai muri della nobile casa. La ragazzina, esperta di chimica come un premio Nobel, troppo vivace per le sorelle e la cugina, viene mandata a studiare in Canada (chicca dell'autore che è di Toronto), ma quando rientra a casa per le vacanze di Natale trova subito un morto inspiegabile sul suo cammino e su quello della sua inseparabile bicicletta verde Gladys. Il defunto è un vecchio che intaglia, per il vicino vicario, le misericordie, piccole sculture, non religiose e spesso sboccate, che si mettono sotto i sedili dei cori di chiese e cattedrali. L'artigiano è stato legato, in posa da uomo vitruviano, al telaio di legno che si era costruito per fare stretching. Ovvio non può essere suicidio. Come già sappiamo dalle avventure precedenti, se non ci fosse lei, l'ispettore Hewitt non caverebbe un ragno dal buco. L'omaggio ai felini in questo caso è il titolo stesso, che recita una delle frasi del Macbeth di Shakespeare, quando le tre streghe rimestano il pentolone. Poi c'è un gatto che va avanti e indietro dalla casa della vittima, ma non appartiene al morto (e ci dovrebbe dire qualcosa). E una seconda citazione, questa sì è difficile, è "il pigiama del gatto" buttata lì nel testo, è il titolo dell'ultimo libro di Ray Bradbury (Fahrenheit 451), una raccolta di 21 racconti inediti che spaziano dal thriller al noir, dalla fantascienza al fantastico.

LA MEMORIA Il gatto striato miagola tre volte. Un romanzo di Flavia de Luce

Il gatto striato miagola tre volte. Un romanzo di Flavia de Luce

LA MEMORIA Il gatto striato miagola tre volte. Un romanzo di Flavia de Luce

Brevi lezioni di felicità. Pillole di saggezza felina

Quarta prova letteraria di James Bowen, artista di strada che canta e suona la chitarra a Londra con l'inseparabile gatto Bob, a cui il cantante deve tutto: fama, ricchezza, una vita nuova fuori dalle dipendenze e la nuova carriera di scrittore di libri tradotti in 15 paesi. In giro si trova ancora in streaming A spasso con Bob, il film sulla storia della coppia che ha fatto piangere grandi e bambini. Girato nel 2016 racconta la vita di James e il momento dell'incontro con il rosso felino Bob, che nel film interpreta se stesso. Avvenne nel 2007 a Londra, nel momento più buio della vita di James, che dopo aver avuto dai servizi sociali un appartamentino, un bel giorno trova sulla soglia un gatto rosso malmesso e ferito. La love story si impara dal il film o nei tre libri precedenti, A spasso con Bob, Il mondo secondo Bob, Un dono speciale di nome Bob, tutti Sperling & Kupfer. Queste brevi lezioni di felicità sono il racconto amorevole di un ragazzo e del suo gatto randagio balzati all'attenzione del mondo, il ricordo ancora con stupore del viaggio a Tokyo per lanciare il film o a Berlino per presentare uno dei libri, sempre insieme, inseparabili. E le tante storie di persone incontrate in giro per il mondo la cui vita è cambiata radicalmente, in meglio, dopo averla condivisa con un micio. Pillole di self-help che ci fanno stare bene, anche se non possediamo un gatto dal potere salvifico.

PAROLE Brevi lezioni di felicità. Pillole di saggezza felina

Brevi lezioni di felicità. Pillole di saggezza felina

PAROLE Brevi lezioni di felicità. Pillole di saggezza felina

Bono

Un racconto semi-autobiografico, che parte da un momento difficile, la malattia, poi superata. Prosegue con la voglia di cambiare orizzonte. Quindi la decisione dell'autrice (un po' di vero e un po' di fiction) di andare da Melbourne a New York per riprendersi, vedere nuove realtà e magari tornare a scrivere. E l'imprevisto. La persona che a New York l'aiuta a organizzarsi è un'esponente dell'Upper Manhattan, molto impegnata e molto social, le propone di accudire un gattino ammalato mentre si trova in città. La pet therapy si sa fa miracoli e Helen a casa ha già un gatto, Giò, protagonista di libri precedenti, quindi non ci sarebbero problemi. Ma a New York se vuoi affittare un appartamento devi dichiarare, pena espulsione, se hai animali. Anche la casa si trova facilmente. E Bono, un sopravvissuto all'uragano Sandy, fa la comparsa nel racconto. Non sarà un gatto facile, né un'amicizia senza spine. Ma sarà un'avventura. Leggete.

PANDORA Bono. Come un gatto mi ha aiutata a ritrovare la via di casa

Bono. Come un gatto mi ha aiutata a ritrovare la via di casa

PANDORA Bono. Come un gatto mi ha aiutata a ritrovare la via di casa

Il libro dei gatti tuttofare

Il premio Nobel Thomas Stearns Eliot era un gattofilo sfegatato, tanto da dedicare loro un libro di poesie, Old Possum's book of practical cats, pubblicato nel 1939 e uscito da noi come Il libro dei gatti Tuttofare, ora rieditato con le illustrazioni che Edward Gorey fece per l'edizione del 1982. Meditanti, contemplativi e riflessivi, quanto fracassoni e indisponenti, i protagonisti sono gatti di strada, di città, perdigiorno e attaccabrighe che ne fanno di tutti i colori. Nella prima ode, Il nome dei gatti filosofeggiano ironici su come si devono chiamare. A prima vista sembrerebbe un trattato pratico su come dare il nome giusto al proprio felino. Che di nomi ne ha tre, uno famigliare, che gli diamo noi, uno dignitoso che esalti la sua felinità, uno che lui sente dentro di sé e di cui gli umani non sanno nulla. È da questi personaggi fantastici e surreali, e dalle rime musicali che Andrew Loyd Webber ha tratto ispirazione per il musical Cats, in scena dal 1981, diventano poi un film. Se avete visto uno dei due, questo libro va letto come la sceneggiatura delle loro avventure. Il testo inglese a fronte vi aiuterà a comprendere il lavoro ciclopico del traduttore, Roberto Sanesi (scomparso nel 2001), che era stato autorizzato da Eliot a cambiare pure i nomi dei personaggi, perché ogni lingua ha il suo nome per i gatti, e deve avere quel suono particolare.

TASCABILI NARRATIVA Il libro dei gatti tuttofare

Il libro dei gatti tuttofare

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Il gatto dell'altro mondo

Terzo episodio della trilogia The Worldquake sequence, iniziata con Il Drago verde e Il potere del drago (tutti Newton Compton). La squadra dei buoni, Effie, e i compagni di scuola, Leffy, Wolf, Maximilian e Raven deve combattere contro i cattivi, l'organizzazione Diberi che vuole distruggere il mondo. Ciascun buono ha la sua disavventura, Effi viene imprigionata, Leffy ha a che fare con un professore malefico, Max parte alla ricerca della sorella sparita. E sono spariti anche tutti i gatti del vicolo tiranneggiati da Neptuno, il gattone in fondo buono. Che senza la sua squadra di sottomessi si annoia parecchio. Per salvare il mondo la squadra deve riunirsi (gatto compreso) e iniziare a combattere. Un fantasy kidadult che si muove tra mondi paralleli e magie, nella tradizione del miglior Harry Potter, anche l'autrice del gattone è british.

NUOVA NARRATIVA NEWTON Il gatto dell'altro mondo

Il gatto dell'altro mondo

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