Vivere da soli non significa affatto vivere una vita di solitudine, ma avere l'opportunità di rinnovarsi di continuo. A pensarla così (anche) il sociologo Eric Klinenberg che nel suo libro Going Solo: The Extraordinary Rise and Surprising Appeal of Living Alone afferma, infatti, che «la solitudine ha la capacità di farci sentire liberi e rilassati. Rispetto a chi abita con il proprio partner, chi vive da solo è più propenso ad andare al ristorante, a fare sport, ad andare a vedere delle mostre, al cinema e a impegnarsi nel sociale». A rincarare la dose uno studio condotto dall'Università del Michigan che ha dimostrato gli effetti negativi, anche a livello di salute mentale, che derivano dal convivere con una persona che è, per esempio, spesso di cattivo umore.

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Ma quali sarebbero i lati più goduriosi dell'avere una casa tutta per sé? Prima di tutto si impara a essere autonomi e per esserlo è necessario avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Secondo ci si può mettere a fuoco e concentrare su se stessi (vietata l'autocommiserazione!) senza essere tenuti ad ascoltare qualcuno o a dovergli raccontare qualcosa. Si possono frequentare gli amici di sempre, ma anche stringere nuovi legami e in generale si può fare quello che si vuole senza dovere rendere conto a nessuno. Wow!