Lo abbiamo sempre sostenuto, ma mai prima d'ora la scienza ci aveva offerto una spiegazione autorevole su un vassoio d'argento. Quel senso di stanchezza accompagnato dall'aumentare inesorabile dello stress, settimana dopo settimana, che poi muta nel silenzioso countdown mentale verso l'inizio delle ferie, ha un'origine ben precisa. Siamo così stanchi e necessitiamo di staccare perché sottoponiamo quotidianamente il nostro organismo a uno stress dovuto all'orario di lavoro che la società ci impone. Altro che part-time per essere più liberi e riposati: dobbiamo iniziare a lavorare NON prima delle 10 del mattino! A sostenere questa meravigliosa teoria è l'ultimo studio condotto dalla Oxford University che spiega quanto obbligare i dipendenti a lavorare prima delle 10 di mattino li renda solo più stanchi, stressati oltre ad aumentare la percentuale di malati sul/dal lavoro.

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I ritmi circadiani di un adulto medio prima dei 55 anni sono totalmente fuori sincrono rispetto ai tipici orari di ufficio 9-18 e rappresentano un grave pericolo per la salute mentale, l'umore e anche l'efficienza dei lavoratori e delle lavoratrici. L'autore della ricerca, il dottor Paul Kelley, sostiene che la privazione del sonno sia dannosa tanto dal un punto di vista fisico quanto da quello emotivo e si ripercuota direttamente sulle nostre performance. Inoltre, contrariamente a ciò che si crede, non è possibile modificare i ritmi circadiani. La mancanza di sonno porta con sé anche effetti diretti non solo sulle nostre performance, sulla capacità di attenzione e sulla memoria a lungo termine, ma è legata alla comparsa di ansia, frustrazione, rabbia, impulsività, aumento di peso, alta pressione e, nei casi più gravi, all'esaurimento nervoso.

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Quando si è costretti ad alzarsi per andare al lavoro prima di quando il corpo voglia, il riposo insufficiente che ne deriva mette a dura prova il fisico e, come le più antiche torture di sempre: la privazione del sonno è LA tortura più crudele. Cosa possiamo fare allora? Forse non riusciremo ad accusare il nostro capo di tortura, ma potremmo provare a sollevare la questione degli orari di lavoro sottolineando come arrivare un po' più tardi potrebbe portare benefici in termini di qualità del lavoro, di umore dei lavoratori e delle scelte etiche che il posto di lavoro compie. E poi, non erano tutti a favore della flessibilità sul lavoro? La si potrebbe benissimo applicare all'orario! Forse sarà difficile da ottenere, ma non impossibile.

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