Quando il desiderio di riorganizzare il proprio spazio vitale si fa sentire, è tempo di rivedere tante cose. Partendo dalle stanze di casa perché «la casa è un’estensione di ciò che sei, è una metafora della tua vita», spiega a Man Repeller Laura Cerrano, massima esperta di tecniche Feng Shui. Per 17 anni ha aiutato i suoi clienti a trasformare le loro case al meglio (camere da letto soprattutto), tenendo conto di due caratteristiche fondamentali: personalità e intenzioni.

Perché allora per vivere meglio non si seguono le regoline base della filosofia (visto anche che lo stare a casa si sta piano piano trasformando nel nuovo uscire)? «Perché il Feng Shui non si basa su regole ma su principi», continua la Cerrano, «la cui applicazione varia da persona a persona, richiede tempo e un tantino di analisi emotiva. Non c’è nulla di immediato, è un duro lavoro di ricerca e il committente deve essere disposto a impegnarsi insieme a me in questo viaggio alla ricerca prima di se stessi e poi delle loro case».

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Insomma, quasi una seduta psicanalitica, un percorso da prendere molto molto sul serio. Con il Feng Shui non si scherza, né si prendono sotto gamba le sue nove “aree di vita”: l’amore, la fama, il partenariato, la carriera, la salute, i bambini e la creatività, i viaggi e la gente utile, e la famiglia e la conoscenza. A ciascuna area corrisponde uno spazio, un elemento, un’emozione e un colore. Ad esempio: l’ingresso è legato al contesto carriera e tecnicamente dovrebbe essere decorato con elementi puliti e colori freddi che stimolano ispirazione e saggezza (anche se sempre secondo la Cerrano l’interpretazione è totalmente soggettiva).

E quando si tratta di ottimizzare l’energia della casa? Partendo da una stanza da letto mediamente colma di mobili e disordinata al punto giusto, si comincia con il Declutter, neologismo della lingua inglese che potrebbe essere tradotto in “eliminare tutto ciò che ingombra”. Questo è il primo ordine del giorno di tutti i giorni («Al fine di aggiungere, si deve togliere», chiosa saggiamente la Cerrano). Riorganizzare è semplicemente terapeutico e l’ordine è serenità allo stato puro. Quando lo spazio è organizzato per bene, lo si inizia a trattare con più rispetto e si interagisce più consapevolmente con gli oggetti.

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Si passa poi alla disposizione dei mobili nelle posizioni corrette: «Il metodo occidentale del Feng Shui, consiglia di disporre i mobili come scrivania, letto, divano, sedie, in posizione dominante, vicino o contro il muro. Ma la massima percezione di benessere è garantita dalla disposizione del divano nel salotto: rivolto verso l’ingresso («in questo modo da quella posizione quando si è seduti sul sofà si ha una visione generale dello spazio e soprattutto degli ingressi, cosa che fa sentire protetti e a proprio agio»).

Mai sottovalutare l’energia degli spazi. Tra gli how to forse questo è il più stimolante. La Cerrano sottolinea che «nessuno di noi è in uno stato emotivo statico quando è a casa, né vuole esserlo». Spesso gli spazi sono disposti in modalità anti-energia perché la ostruiscono o la disperdono troppo rapidamente, «una scalinata di fronte alla porta ad esempio, crea un’energia travolgente che non è proprio l’ideale. Una soluzione al problema? Appendere un quadro sulla parete sopra le scale per attirare subito lo sguardo verso l’alto e non sull’ingombro pesante della scala». Negli spazi piccoli invece, il problema è che spesso le aree tendono a scorrere insieme: si dovrà trovare il modo di mantenere le energie il più possibile separate. Non è impossibile, la Cerrano conferma.

Ps: l’ultimo consiglio è il più prezioso: assicurarsi che tutti gli oggetti di casa stiano parlando la vostra stessa lingua.