Domanda sciocca se siete uno del Texas, oppure se siete uno di Parigi abituato a sentire barzellette di ogni tipo sul vostro conto (e ve le meritate). Ma in tempi di programmazione delle vacanze estive 2016 è giusto iniziare a pensare alla questione del bidè, quella geniale invenzione che noi italiani tanto utilizziamo ma che nel mondo viene ampiamente dimenticata. Etimologia e storia alla mano: si chiama bidet (italianizzato bidè) dal nome con cui i francesi chiamano i pony perché la seduta di un bidè è uguale a quella del cavalcare un piccolo bidet (versione cavallo). Il resto è storia del costume moderno: i francesi hanno continuato ad andare sopra al pony ma hanno dimenticato qualche passaggio di igiene (nonostante solo a Versailles nel 1700 di bidè ve ne fossero a centinaia in ogni stanza, poi tolti e lasciati solo nelle case chiuse). Il problema del bidè che non si trova all’estero ritorna anche quando l’epoca del selfie a ogni costo e le dichiarazioni intime delle celebs sono davvero più intime (vedi la lavanda vaginale di Gwyneth Paltrow). Andrew Spena su Mic dichiara che gli americani hanno un serio problema con il bidè: «va di più la doccia del futuro» invece che il bidè del passato. Che oggetto è? Di cosa si tratta davvero? Come mai negli hotel italiani viene lasciato intonso dagli stranieri o usato dai bimbi per lavarsi i denti ad altezza Sette Nani? Il perché del non uso del bidè all’estero ha anche delle ripercussioni ecologiche notevoli. Sempre Spena ha calcolato che usare la doccia e il wc al posto del bidè ci fa consumare 30 rotoli di carta igienica all’anno e 37 litri di acqua in più. Davvero ancora non si vuole cavalcare il sacrosanto bidè?

Naturalmente il caso del mese non può non avere la celebrity del mese: Jennifer Lawrence che ha quasi rischiato di vincere l’Oscar per il suo ruolo della donna che ha rivoluzionato il mondo delle pulizie, Joy, salvo poi confessare ad Amy Schumer di aver fatto pipì nel bidè perché era un po' confusa sul suo utilizzo. Kyle Jenner, invece, è fierissima di aver scoperto la parte cool del bidè, ovvero il getto di aria calda che asciuga lì. Naturalmente vuoi non instagrammare la questione? Il fattore bidè per chi viaggia nelle isole italiane più belle è del tutto indifferente: li trovate come oggetti di massimo ristoro dopo una giornata in spiaggia. Ma pur di non sedersi sul bidè gli statunitensi sono capaci di abbracciare la cultura nipponica dell’all-in-one ovvero il wc che ha incluso tutto (lo ha inventato Squatty Potty, il brand che ha il claim healty colon : happy life). Ma è un caso che siano le donne statunitensi a farsi venire dei dubbi circa l’uso del bidè in epoca in cui uno specchio potrà anche diventare il nuovo smartphone ma in cui il ritorno del pelo pubico quale nuova forma di femminismo è tema attualissimo. Ma non solo: la tecnologia intelligente che avvisa quando è tempo di recarsi il bagno e cambiarsi (la app salva macchie da ciclo), il nuovo modo di vivere la casa come alcova e spa, il gioiello-provocazione che rivendica lo spazio tra le gambe. Sono tutti campanelli dal suono, piacevolissimo, dell’epoca d’oro della vagina. Ricordando che Marie Antoinette cavalcava i pony. E perché non cavalcarne uno anche a Los Angeles?