C’è una parola romana in grado di superare i confini regionali per descrivere perfettamente il modo di relazionarsi di alcune persone: l’accollo. Presa in prestito dalla giurisprudenza - è il contratto attraverso cui ci si assume l'obbligo di un debito altrui: dici poco! -, l’accollo è per estensione l’attaccamento eccessivo a qualcuno, tanto da diventare pesanti.Che c’entra l’accollo con la attachment theory, ovvero la teoria dell’attaccamento? Ve lo spieghiamo: sapere come ci relazioniamo con le persone che ci stanno intorno, in particolare nelle storie d’amore, ci fa capire che tipo di partner e amicizie siamo più portati a selezionare, e soprattutto perché certe storie funzionino e certe altre no (come dicono le stelle).

Rivangare tutti gli ex dalle scuole medie in avanti può essere un’esagerazione, ma riflettiamoci un attimo: quante storie sono naufragate perché tu volevi tempo libero e lui voleva stare sempre con te (o viceversa)? Parecchie. Consolati: viene tutto dalla prima infanzia e dall’imprinting della primissima relazione che abbiamo davanti agli occhi, quella tra i nostri genitori. Padre Sigmund (Freud) aveva ragione.

Se tendi ad attaccarti molto al partner, sicuramente starai bene con una persona che la pensa come te. Chi ama avere spazi personali molto ampi, invece, mal digerirà la tua propensione alla condivisione continua: può essere anche il miglior sesso della tua vita ma no, è assai probabile che non potrà funzionare davvero, altro che happy ending. Eppure certe coppie sembrano funzionare proprio in virtù delle loro abissali differenze, anche quando non ce lo sappiamo spiegare. In più vale la pena sapere che cambiare il proprio modo di relazionarsi è molto difficile e richiede un lungo processo personale che non tutti sono disposti ad affrontare (però si può, è qualcosa).

Secondo la teoria, nelle relazioni ci sono quattro tipologie di attaccamento:

  1. Sicura: stai vicina al partner pur rispettando la sua indipendenza
  2. Insicura ansiosa: non ti senti soddisfatta della relazione e a volte sei possessiva nei confronti del partner, soprattutto quando sei terrorizzata dal perderlo.
  3. Insicura distaccata: chi tende a mettere distanza tra sé e il partner e preferisce non condividere le emozioni.
  4. Insicura disorganizzata: passi dalla difficoltà di avere fiducia nella persona alle paure di essere troppo attaccata o troppo distante dal partner. Hai le emozioni confuse!

Come si fa a capire a quale gruppo emozionale si appartiene? Sii sincera con te stessa e pensa alle reazioni che hai nei confronti del tuo partner: se non si fa sentire vai in ansia, mentre altre volte sembri impaurita? Benvenuta nel club delle disorganizzate. Oppure è lui che comincia a scrivere messaggi se non chiami quando è abituato a sentirti? È probabilmente un po’ ansioso. Quando cerchi di parlargli delle tue cose sembra che ti ignori o è interessato? Potrebbe essere un distaccato.... o semplicemente un uomo un po’ distratto, può capitare. Cerca di collezionare diversi comportamenti e non basarti su uno, la casistica deve essere il più ampia possibile.

Se incrociando i risultati viene fuori che siete un bel po’ diversi, non è detto che la vostra relazione debba naufragare miseramente: gli equilibri delle coppie sono quanto di più incomprensibile e non incasellabile, per quanto si tenti sempre di provarci. Certo, se uno dei due partner ha un attaccamento sicuro le cose possono farsi più facili, mentre se entrambi sono ansiosi è sicuramente complesso portare avanti una relazione senza gelosie, paure di tradimenti e discussioni continue. È diverso tra disorganizzati, che vivono i loro bei rollercoaster emozionali incastrando sinusoidi di sentimenti e paure come niente fosse: una relazione certamente stimolante, a volte di più a volte di meno. Un ansioso e un “evitante”, invece, non hanno grosse speranze: se appartenete a questo tipo, fatevi tante domande sulla solidità della vostra storia. Magari apparentemente funziona ma sotto sotto covano paure, si nascondono blocchi emotivi e insicurezza, e realmente non potrete crescere: è un uomo sbagliato e basta. Ci vuole coraggio a mollarsi, molto più che ad andare avanti insieme. Ma nel dubbio... non ti accollare.

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