Tutto quello che vorreste è togliervi le scarpe più belle del mondo che ora sono diventate le più detestabili del mondo, spegnere quella playlist che fino a un minuto era la vostra preferita e sparire da almeno 7 chat di WhatsApp. Peccato che siate a casa vostra e il parquet diventato come colla, i bicchieri che non brilleranno mai più (e che troverete nella vasca). Peter Duchin penna viveur di Town and Country ha stilato la sua strategia per cacciare gli ospiti quando la festa è finita ma loro non se ne vogliono andare. E voi: non vorreste mai passare per super maleducati.

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A) Tutta questione di musica. A party iniziato tutti sono timidi, nessuno balla davvero, dieci tracce dopo il tappeto su cui solitamente i vostri figli costruiscono i Lego diventa un dance floor piuttosto frenetico. Consiglio quando si è fatta una certa: «al momento giusto, quando volete iniziare a spegnere la festa mettete pezzi come Save the last dance for me e abbassate il volume, il ritmo…se non bastasse scegliete pezzi ancora più diretti come The Party’s Over di Willie Nelson».

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B) Dire arrivederci nel momento giusto. Discussioni che devono includere sempre meno persone, altrimenti il capannello in cucina non si smembrerà mai. E iniziate a parlare a voce più bassa, di argomenti più futili, introduce qualche arrivederci in più di qualche “come stai” di troppo… e iniziate a chiacchierare, basta ballare, poi pacche sulla spalla, abbracci, e lentamente guadagnate il corridoio (punto C).

C) Allontanarsi dal salotto. Il più vecchio metodo per far capire che “si è fatta una certa ora” è spostarsi in cucina a riassettare, passando in mezzo agli ospiti nelle altre sale prelevando bicchieri sporchi, raccogliendo piatti e avanzi etc…Il suono della carta stagnola per esempio non lascia dubbi: significa stop alla festa. Ma è anche poco delicato: siate discreti ma evitate…(punto D).

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D) Vietato addormentarsi alla vostra festa. Sdraiarsi sul divano, chiudersi in camera da letto, «fingere di ricevere un messaggio dal proprio figlio che necessita un chiamata» sono trucchi che i vostri più cari amici conoscono e non si meritano. Non arrivate neppure all’operazione drastica di alzarvi in piedi e, voce stentorea, ringraziare tutti quelli che sono venuti. Siate più delicati: illuminate il corridoio dove pendono serafici i cappotti di tutti i vostri amici.