Il 52,9 % degli uomini guarda video porno sullo smartphone, il 36,3 % opta per il pc mentre il 10,8% sceglie il tablet. Che poi tradotto sarebbe: il 52,9 % non può fare a meno dell’oggetto più a portata di mano (libera), il 36,3% ama il comfort del pc con la comodità dell’opzione schermo intero, il 10,8% cerca la via di mezzo tra lo shopping online e lo schermo grande il giusto. Grande il giusto per cosa, per la vergogna? A tirare le somme e la grandezza delle visualizzazioni del mercato porno e dell'evoluzione della masturbazione è PornHub, il sito che a fine 2015 aveva stilato le classifiche delle categorie porno più cercate e che, questa volta, svela il traffico rapportato al supporto tecnologico. Ma nel suo mettere le mani avanti sul crollo dei film porno a favore dell’impennata di video virali & amatoriali, PornHub fa i conti con i lanci dei nuovi smartphone (il nuovo iPhone 7 sarà così miracoloso?), con i cambi di leggerezza e retina HD dei tablet fino al buon vecchio portatile (sì già obsoleto a confronto con gli iPhone 6s Plus). Yana Tallon-Hicks di Mashable ha sommato le ore di video porno guardati nel 2015: 4.4 miliardi di ore passate a cercare l’eccitazione perfetta (e no peggior film dell’anno come 50 sfumature di grigio e sequel non sono inclusi) tanti, molti, e SEMPRE con l’aiuto della tecnologia più avanzata, quella che passa senza batter ciglio dall’essere pratica in termini di smart job all’essere utile in termini di blow job.
Dunque: perché parliamo di masturbazione maschile e non di quella femminile? Ancora sessismo all’orizzonte in anni in cui la masturbazione femminile è dichiaratissima e ancor più lo è a fronte dei mercati di sextoys “al femminile”? No: a decretare i numeri della masturbazione correlata alla tecnologia sono gli uomini per un semplice motivo pratico, più che ideologico, sostiene Yana Tallon-Hicks quando raccontata la confessione del fidanzato «Te lo assicuro; sono assolutamente ambidestro quando devo toccare il mouse e scrivere la password del mio computer. Essere un masturbatore ambidestro mi permette di messaggiare con la mano sinistra in tutta tranquillità». Dichiarazione tecnologica per ambidestri seriali, insomma. Di certo il monte ore di porno visti sui dispositivi hi-tech è molto più influenzato da tutti quelli che ambidestri non lo sono. Altrimenti tirare fuori l’equazione sarebbe troppo facile: un mercato che ha il 23% di accessi femminili contro il 77% di accessi maschili potrebbe suggerirci che il mondo degli ambidestri è ben messo grazie ai maschi? Non proprio: evidentemente non tutti sono come il fidanzato della giornalista di Mashable perché la verità sta nel mezzo e nei numeri: e i video si guardano in coppia liberando le mani (a turno) maschili e femminili. Il mercato del video porno può essere così influente da condurre i giochi anche in termini di sviluppo digital-hi-tech per trovare soluzioni all’uso della mano destra/sinistra insomma dominante? Mentre in quel di Cupertino cercheranno una soluzione imminente per ovviare l’uso delle mani (Siri riuscirà a essere meno bacchettona?) il divario maschio femmina si fa ancora più grande in termini di tempo: 7 minuti di masturbazione maschile contro i 30 minuti di masturbazione femminile. E no, non è colpa del non essere ambidestre.