È un vessillo dell’eleganza parigina, Marie-France Cohen. E se il nome non vi dice molto, collegatela a Merci, l’emporio di design-moda-food in Boulevard Beaumarchais trasformato in meta imprescindibile di un pubblico hipster ed ecosensibile. O alla griffe Bonpoint, abiti per bambini che hanno ridato dignità a tartan e quadretti Vichy. Tutti progetti che Madame Cohen ha immaginato e concretizzato, per poi abbandonarli all’apice del successo. Perché «quando una persona è creativa non può smettere di esserlo, se non crea qualcosa, soccombe», racconta.
E infatti,da qualche mese, Marie-France ha avviato un nuovo capitolo di stile, Démodé, che è provocatorio già nel nome: oggetti per la casa non tanto “fuori”, ma piuttosto “al di là” della moda: «L’idea è che ormai c’è tutto di tutto», spiega Madame Cohen. «Ma poi quando hai bisogno di qualcosa di semplice e speciale, con un rapporto qualità e prezzo accettabile, non lo trovi. Vorrei che Démodé fosse la risposta a questo desiderio: le mode oggi sono guardate con un po’ di diffidenza e quando si pensa a qualcosa per la casa si cerca la durata, non il cambiamento continuo».Di assolutamente speciale, Démodé ha soprattutto il quartier generale dove è nato. Tutto ha preso il via nel grande appartamento privato della Cohen nel VII arrondissement, il quartiere che va dalla Tour Eiffel a Les Invalides, tra i più aristocratici e antichi di Parigi. In queste sale, tra stucchi, parquet originali Luigi XV e pezzi d’arredo mescolati con elegante nonchalance, Marie-France lavora in team con la nuora Stéphanie Cohen e l’amica Elysa Masliah.
Qui è iniziata anche la liaison creativa con l’amico artista Gaël Davrinche, autore di molti quadri appesi alle pareti nonché delle stampe che animano la collezione: cuscini di velluto, piatti di ceramica, quaderni perfetti per custodire appunti del cuore, anche in epoca hi-tech. «Una collaborazione che continuerà, il mondo di Davrinche è talmente ricco che sarà fonte d’ispirazione anche per le produzioni future. Non voglio essere ossessionata dall’idea di presentare novità a getto continuo, rinnegherei la filosofia che c’è dietro a Démodé».
Ciononostante la proposta di Démodé si arricchisce continuamente di nuove proposte, come la nuovissima collezione di biancheria, semplici e romantiche lenzuola e federe che sembrano uscite dal baule della nonna. Sul sito di vendita online c'è spazio anche per collaborazioni mirate, come quella con Luj, la linea di bijoux leggerissimi e minuscoli, ma molto amati da chi cerca lo spirito contemporaneo della gioielleria. O un'incursione nella moda con maxi pochette in pelle e camoscio dai colori brillanti.
Vuole darsi del tempo, il trio che lavora a questa collezione di design selettivo, consapevole del privilegio di inventare forme e colori in una location “ispirata”, tra opere d’arte, mobili d’epoca, bouquet sempre freschi. Senza dover rinunciare alla modernità, infatti la distribuzione di Démodé per ora rimane online. «Abbiamo però voluto allestire anche un pop-up store in Rue de Grenelle», aggiunge Marie-France. «Un minuscolo spazio dentro il bistrot Le Tourette che cambia a rotazione: a marzo sarà tutto dedicato al vetro». Come è vero, Madame Cohen: creativi si nasce.