“Come fai a fare tutto?”, il ritornello che vorremmo sentirci dire. E che al tempo stesso somiglia più ad un insulto che ad un complimento. Come fai a fare tutto = datemi giornate da 50 ore, altroché. Che non ho mai tempo di fare nulla, e forse nemmeno 50 ore al giorno mi basterebbero tra lavori, casa, impegni. Il doppio giro dell’orologio è implacabile con tutti e la to-do-list per conciliare lavoro, famiglia, amici e passioni si allunga sempre di più. Addirittura si ramifica. Come si fa davvero a fare quel tutto così importante da sopraffare la razionalità? Come si organizza il tempo senza che una parte della nostra vita scavalchi l’altra, nell’eterna lotta tra vita privata, lavoro e tempo libero (per sé, magari) tutti da incastrare nei calendar sullo smartphone? Viviamo nel paradosso delle priorità: se tutto è prioritario o urgente, nulla lo è davvero. E di conseguenza non sappiamo a chi o a cosa dare la corsia preferenziale col verde fisso, secondo un ragionamento logico ed emotivo. Traduzione: stress, stress e ancora più stress. E ci avvitiamo su noi stessi perdendo tempo in una serie di mansioni inferiori che portiamo avanti per illuderci di avere davvero il controllo. Rischio burnout? Altissimo. Ma una soluzione c’è ed è il quadrato semiotico delle priorità di FastCompany, che ciascuno di noi deve compilare in base ai quattro aspetti base della sua vita.

Come fai a fare tutto? = Il quadrato semiotico delle priorità

Prendi un foglio e traccia una linea verticale e una linea orizzontale che la taglia a metà (presente quando a scuola vi dicevano di fare le ascisse e le ordinate del piano cartesiano? That). Otterrai quattro quadranti da riempire con le tue priorità.

Come fai a fare tutto? = Definisci l’i-m-p-r-e-s-c-i-n-d-i-b-i-l-e

Gli affetti, la carriera, gli hobby e se stessi: 4 punti non negoziabili dai quali partire, ad esempio. Ma ciascuno di noi ha i suoi e possono essere gli amici, può essere un hobby, può essere il lavoro, può essere la famiglia di origine o quella che stai (state) pensando di allargare. Prendi il tuo (poco) tempo e pensaci su: sono le priorità fondamentali che ti formano e ti rendono quella che sei. Esercita la tua intelligenza emotiva e fatti due conti, l’80% del tuo tempo generale si divide sicuramente tra queste 4 priorità. Il resto può aspettare.

Come fai a fare tutto? = Dire di no e delegare il resto

In base alle 4 priorità espresse stila la vera to-do list. Ti accorgerai che molti punti della tua vecchia lista di impegni non collimeranno con quelli della nuova. Naturale: hai individuato ciò cui tieni davvero, personalmente e professionalmente. Inizia qui la vera selezione per dire di no a qualunque cosa ti distragga dalle tue priorità. E sopratutto, impara a delegare lasciando ad altri impegni che consideravi irimediabilmente tuoi e in realtà ti facevano perdere un sacco di tempo.

Come fai a fare tutto? = Flessibilità + modifiche

Le priorità cambiano a seconda dei momenti della vita, degli impegni e delle situazioni personali e professionali. Per questo va adeguato di volta in volta: ogni 4 settimane riprendi in mano il quadrato e modificalo. Le tue nuove necessità sono le tue nuove priorità e chiedono spazio: daglielo. Che sia un viaggio che richiede tempo e organizzazione, che sia una consegna veramente urgentissima di lavoro, che sia un impegno con amiche che non vedi da troppo tempo, la priorità di domani non è mai quella di oggi. E respirerai davvero molto meglio, con più tempo a disposizione per quella parte di quadrato che conta realmente: te stessa.