Un’americano a Roma 15 anni dopo (il primo store), 4 mila ore in più (di restauro di un affresco): dove c’era un caffè per intellettuali di inizio Secolo scorso (il caffè Aragno) oggi c’è un linguaggio universale. L’ambizione del nuovo Apple Store via del Corso che inaugura a Roma il 27 maggio è un’opera d’arte, un museo a porte aperte, un volume di bellezza che torna a vivere dopo un lungo restauro grazie a eccellenze come il marmo scelto per illuminare la scalinata di quello che, fin dal 1873, è stato Palazzo Marginali.

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Dove la tecnologia accorcia i tempi, la storia di una grandezza architettonica ci farà rallentare e perdere tempo in un luogo troppo bello per fuggire: perdersi tra un’alba e un crepuscolo (due enormi dipinti di Fabio Cipolla ed Ettore Ballerini dei primi del 900, restaurati in toto), sentire il profumo degli ulivi e gelsomini sulla terrazza, puntare gli occhi verso la cupola illuminata dai led. Un negozio museo che converte quello che era un luogo della socialità antica, la sala da ballo, che oggi diventa lo spazio dedicato a Today at Apple, programma creato per ispirare e supportare concretamente i talenti di domani con incontri (virtuali e poi fisici) tenuti da 40 artisti tra musica, arte, design videomaking.

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"Non vediamo l'ora di iniziare un nuovo capitolo a Roma con l'apertura di Apple Via del Corso", ha dichiarato Deirdre O'Brien, Senior Vice President Retail + People di Apple. "Il nuovo negozio rappresenta una celebrazione dell’unicità della storia artistica e culturale di Roma; speriamo di ispirare la creatività della comunità locale con il nostro programma Made in Rome e con le future sessioni di Today at Apple".

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