Sempre lui sempre loro. Lui è il Demna Gvasalia. Loro sono i Millennials che vogliono giocare ai 40enni con estetiche che furono. Colpa/merito di Demna direttore creativo di Balenciaga e Vetements. È a lui che si deve il ritorno di un meno très chic e più trash chic concetto di uso dei primi anni 90: spallotte, stondature e zac stampe da hotel 3 stelle in Riviera. Ed è un attimo che quei geni di Ikea, a cui Demna ha carpito la borsa blu da trasloco, si riprendono qualche rivincita. La nuova linea di tessuti di Ikea, Lingbo, è una fioritura degli anni di fine Ottanta sui primi Novanta. Chiunque ha avuto un divano, un cuscino per sedie di plastica o addirittura un ombrellone al limite del kitsch con questa stampa. Ikea su Instagram continua il suo concetto di pubblicità ironica: ma forse il colossone svedese ci regala un grande ricordo 100% italiano senza accorgersene.

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Quei fiori barocchi in realtà sono un omaggio ai Vanzina (scusaci signor Vetements): il divano floreale anni 80 si prende una sequela di commenti non tanto per la comodità del divano quanto per la stampa flower vanziniana che a tutti ricorda un’estate, una casa delle vacanze, una noiosissima domenica pomeriggio dai nonni. Ikea ci aveva già provato e aveva già vinto portandoci indietro nel tempo ma fingendo novità: era con uno dei mobili più venduti di Ikea, la seduta Poäng, ricoperta effetto uncinetto ma con i colori Pantone degli ultimi 3 anni. Il mobile pop + la nostalgia canaglia = vendita certa. Target: i figli 25enni che scoprono i Vanzina (per colpa degli N gruppi italiani che li ricitano) e che hanno già chiesto alla nonna la poltrona molto Balenciaga. Ma figurarsi se lei, nonna che negli anni 80 già schifava il kitsch, rinuncia alla sua seduta di sempre per una moda-nostalgia che passerà (passerà?).

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Daniele Oberrauch//LAUNCHMETRICS SPOTLIGHT