È così che un giorno entra in scena la nuova fiamma del vostro ex. La scelta: guerra fredda implacabile o pace allargata e diplomazia? E pensare che la prima ad accennarne a vostra figlia siete stata voi. Quella volta che avete trovato il vostro ex davanti al portone, sull’auto con una donna sul sedile di fianco.

«Che dici Alice, ti spiacerebbe se papà trovasse una fidanzata?». Solo che quella che all’epoca era parsa una domanda innocente, utile a preparare il terreno a scenari ancora entro i confini dell’irrealtà, improvvisamente si manifesta in tutta la sua crudele sostanza nella richiesta della vostra bambina. «Mamma, alla mia festa invitiamo anche l’amica di papà?». Quindi, pare che ad Alice non dia fastidio che il papà abbia svoltato. Il fatto è che ora spiace (e parecchio) soprattutto a voi. Non che siate gelose. Non che vi importi ancora di lui. Non che non vi siate augurate decine di volte che gestirlo, cumuli di calzini inclusi, fosse finalmente affare di un’altra. Il punto è che, adesso, quell'altra, in qualche modo ve la dovete sorbire. In quel nido di quiete insperata della vostra nuova esistenza.

Primo problema: dire subito qualcosa ad Alice che non vi inchiodi a troppe responsabilità, ma che non sia una delle tante disonorevoli scuse che già si affollano nella mente. Bofonchiate qualcosa di apparentemente cordiale rivolgendo un sorriso (finto) alla creatura, e intanto pensate a quello che vi ha detto Marta, l’amica che lavora in uno studio legale. «Ti dovrai abituare, è un regalo della legge Cirinnà: riconosce unioni civili e coppie di fatto e impedisce a te di proibire ai figli di frequentare la partner del tuo ex». Anche se non serve il codice per capire che il bene di Alice passa anche nell’aprire all’intrusa le porte di casa, per ricondurre la situazione a una posticcia ma rassicurante normalità. «Certo amore, che idea fantastica. E dimmi, è simpatica l’amica del papà?», vi sentite rispondere con una voce che non assomiglia per niente alla vostra, e forse è la stessa che sfodererete il giorno dell’evento. Perché, mentre un brivido vi percorre la schiena, vi state già chiedendo quanto durerà, l’attuale fidanzata, sperando che non sia la prima di una sfilza di signorine con cui si intratterrà il vostro ex, in cerca di quella giusta. Bisogna che vostra figlia si abitui a pensare che la sua famiglia allargata, seppur popolata da nuovi elementi, resterà in eterno un porto sicuro. Perché la mamma, almeno quella, è e resterà sempre una sola. E per salvare la pace domestica non resta che fare appello alla vostra incrollabile razionalità, la stessa che a detta di vostra suocera avrebbe indotto il figlio ingegnere a sposarvi.

Pragmatismo. Ecco quello che occorre. Adesso lo ricordate benissimo: l’ultima volta che avete visto Sos Tata in tivù la situazione era un po’ come la vostra. La compagna di un papà separato appariva a un compleanno, sfoderando quei fastidiosi dieci anni meno della prima, e legittima, padrona di casa (il che, anche per voi, non è poi così da escludere: persino negli ingegneri, a volte, torna potente il richiamo della carne). E la Tata di turno cosa ordinava? Fermezza e sorrisi, in ogni caso un esempio per i figli. Vero: Alice ha detto che la signorina in questione è gentile, e va in giro in jeans sdruciti, quelli che voi invece odiate cordialmente. In ogni caso, tenerla a distanza non servirà a spegnere gli entusiasmi di vostra figlia. «Anche quando papà rimane con noi è come se fossimo tutti e tre distanti», ha commentato una volta. Meglio non si convinca mai che la causa, in fondo, è la mamma.