«Per ogni età c'è un sogno che muore. O uno che viene alla luce», diceva il poeta inglese Arthur O'Shaugnessy. Al T Fondaco dei Tedeschi di Venezia si verifica il secondo caso. Il sogno in questo caso viene alla luce trasformandosi in un'installazione griffata da Barnaba Fornasetti e Valeria Manzi all'interno del lifestyle department store a due passi da Rialto. L'opera si intitola appunto La regola del sogno e sarà allestita fino al 24 novembre durante i giorni della Biennale d'arte.

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Courtesy Photo
L’installazione dialoga così con gli spazi , gioca con i suoi segni storici grazie ad una vera invasione di volti di donna, mani che squarciano l'aria e scimme irriverenti.

Quella di Fornasetti e della Manzi è un'opera simbolica che si accompagna alla Biennale diretta dall'americano Ralph Rugoff intitolata May You Live in Interesting Times, che raccoglie numerosi lavori che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale. Tempi interessanti per Fornasetti sono «quelli in cui si sono perse le coordinate culturali, politiche, sociali e in cui l’orizzonte sembra assente».

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Courtesy of Fornasetti
Barnaba Fornasetti

«Di questi tempi - ci raccontano quasi in coro i due designer italiani - il nostro antidoto per ritrovare la bussola consiste nell’uscire dalla polemica e agire. Per questo abbiamo fatto in modo che l’installazione La regola del sogno invada lo spazio del Fondaco di riferimenti e messaggi storici e lasci emergere la dimensione narrativa della memoria, servendosi di quella magia delicata e di quel sedimento delle arti che è il linguaggio Fornasetti. Vogliamo riportare in superficie quel passato da cui oggi dovremmo partire e che più che mai, invece, sembra essere sistematicamente rimosso».