Venezia è donna e la 76esima edizione della sua Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ne è la conferma. Manca poco meno di un mese all'inizio della Mostra del Cinema di Venezia 2019 - dal 28 agosto al 7 settembre - e stando al programma e alle parole del direttore artistico Alberto Barbera, sul red carpet del Lido ne vedremo delle belle. In tutti i sensi. Da Meryl Streep a Penélope Cruz, da Juliette Binoche a Scarlett Johansson, da Valeria Golino a Micaela Ramazzotti, e – ancora - Julie Andrews che riceverà il Leone d’Oro alla Carriera, per non parlare poi delle presidenti di giuria – la regista argentina Lucrecia Martel, presidente del concorso principale, Susanna Nicchiarelli per Orizzonti, Laurie Anderson per Venice Virtual Rreality e Costanza Quatriglio per Venezia Classici – fino alla madrina, Alessandra Mastronardi. Saranno tutte al Lido, persino Chiara Ferragni che presenterà il documentario realizzato su di lei, Unposted, realizzato anche questo da una donna, la regista Elisa Amoruso. “Per la 76esima edizione abbiamo voluto mettere più che mai le donne al centro – ci spiega Barbera – e anche gli uomini che abbiamo invitato a partecipare hanno dimostrato con i loro lavori di avere una sensibilità nuova e ancora più sviluppata”.

A prevalere sarà comunque un cinema della realtà che invece di costruire mondi alternativi, si confronta con temi della contemporaneità abbandonando ogni forma cronachistica e andando sempre al di là e a fondo. Gli uomini, tra registi e attori, ovviamente non mancheranno, da Brad Pitt, a Robert De Niro, da Joaquin Phoenix a Antonio Banderas, da Donald Sutherland a John Malkovich, da Jude Law a Roman Polanski, Louis Garrel, Matthias Schoenarts, Jean Dujardin, Johnny Deep e Luca Marinelli. E scusate se è poco. Ad aprire la kermesse sarà La vérité di Kore-eda Hirokazu con la già citata Catherine Deneuve ed Ethan Hawke, il primo film non giapponese del maestro Palma d’oro a Cannes, mentre quello di chiusura sarà The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi con Donald Sutherland e Mick Jagger, forse al Lido, ambientato nell’Italia contemporanea. In gara per il Leone d’oro ci saranno anche il film distopico Ad Astra con Brad Pitt di James Gray, J’accuse di Roman Polanski sullo storico caso Dreyfuss interpretato dalla star francese Jean Dujardin, Joker di Todd Philips con Joaquin Phoenix spinoff dei film su Batman “ma ancora più dark di Dark Knight”, come ha sottolineato il direttore Alberto Barbera. In lizza anche The Laundromat di Steven Soderberg con Gary Oldman, Antonio Banderas, Meryl Streep sui cosiddetti Panama papers. Roger Waters, il leader storico dei Pink Floyd, presenterà invece il film Us + Them e incontrerà il pubblico. Johnny Depp sarà nel film Waiting for the barbarians del regista e sceneggiatore colombiano Ciro Guerra; Scarlett Johansson e Adam Driver saranno protagonisti di Marriage Story di Noah Baumbach e, ancora (fuori concorso) The king di David Michôd con Timothée Chalamet e Joel Edgerton, un adattamento da Shakespeare con Lily Rose Deep, entrambi i film di Netflix.

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Pietro Marcello (con Martin Eden), Mario Martone (con Il sindaco del rione Sanità) e Franco Maresco (con La mafia non è più quella di una volta) sono i tre registi italiani nel concorso ufficiale. A venticinque anni dalle stragi siciliane più conosciute, Moresco torna a Venezia con un film affianca due figure opposte e complementari che rappresentano le anime divergenti di Palermo: la fotografa Letizia Battaglia, che con le sue fotografie ha raccontato le guerre di mafia, e Ciccio Mira, organizzatore di feste di piazza, già protagonista del suo Belluscone, con cui vinse proprio a Venezia il Premio della Giuria. Tra gli italiani fuori concorso, ci saranno Gabriele Salvatores – con Tutto il mio folle amore con Salvatores, con Claudio Santamaria, Diego Abatantuono e Valeria Golino – e Francesca Archibugi con la commedia sentimentale Vivere. Non mancheranno poi le serie tv. Sono due ed entrambe sono di Sky Studios: Zerozerozero di Stefano Sollima dal testo di Roberto Saviano sul commercio della droga e altri episodi di The New Pope di Paolo Sorrentino, con Jude Law, Malkovich e Sharon Stone, anche lei probabilmente al Lido. Grandi emozioni ci saranno poi i due Leone alla Carriera: a Julie Andrews, come ricordato, e a Pedro Almodóvar. Venezia è stato il mio battesimo internazionale nel 1983 con L’indiscreto fascino del peccato”, ha dichiarato il regista spagnolo in una nota. “È stata un’esperienza meravigliosa come il mio ritorno, nel 1988, con Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Questo Leone diventerà la mia mascotte, insieme ai due gatti con cui convivo”. Un Festival che visto e analizzato sulla carta, promette molto bene. Basta solo osservare la regola che ci ricorda Barbera: “avere una libera ed avventurosa disponibilità a mettersi in mare senza necessariamente conoscere la meta del viaggio”.

I film in concorso

La vérité di Hirokazu Kore’eda
The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour
About Endlessness di Roy Andersson
Wasp Network di Olivier Assayas
No. 7 Cherry Lane di Yonfan
Marriage Story di Noah Baumbach
Guest of Honor di Atom Egoyan
Ad Astra di James Gray
A Herdade di Tiago Guedes
Gloria mundi di Robert Guédiguian
Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra
Ema di Pablo Larrín
Saturday Fiction di Lou Ye
Martin Eden di Pietro Marcello
La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
The Painted Bird di Václav Marhoul
Il sindaco del Rione Sanità di Mario Martone
Babyteeth di Shannon Murphy
Joker di Todd Phillips
J’Accuse di Roman Polanski
The Laundromat di Steven Soderberg

Serie TV

ZeroZeroZero di Stefano Sollima dal libro di Saviano
The New Pope (episodi 2 e 7) di Paolo Sorrentino

Orizzonti

Pelikanblut di Katrin Gebbe
Mes Jours de Gloire di Antoine De Bary
Nevia di Nunzia De Stefano
Blanco en Blanco di Theo Court
Un fils di Mehd Bersaoui
Hava, Mariam, Hayesha di Sahraa Karmi
Rialto di Qiqiu (Balloon) di Pema Tseden
Sole di Carlo Cironi
Atlantis di Valentin Vasyanovich
Chola (Shadow of Water) di Sanal Kumar
Madre di Rodrigo Sorogoyen
The Criminal Man di Dmitri Mamuliya
Revenir di Jessica Palud
Giants Being Lonely di Grear Patterson
Verdict di Raymund Ribay Gutierrez
Just 6.5 di Saeed Roustaee

Fuori Concorso

Roger Waters Us + Them
I diari di Angela. Noi due cineasti. Parte Seconda
Citizen K di Carolina Rosi e Didi Gnocchi
State Funeral di Sergei Loznitsa
Colectiv di Alexander Nanau
45 secondi di risate di Tim Robbins
Il pianeta in mare di Andre Segre
No one left behind di Guillermo Arriaga e Electric Swan di Konstantina Kotzamani
Irreversible di Gaspar Noé
Seberg di Benedict Andrews con Kristen Stewart
Vivere di Francesca Archibugi
Musul di Matthew Michael Carnahan
Adults in the Room di Costa-Gavras
The King di David Michod

Evento Speciale
Never just a dream. Stanley Kubrick e Eyes Wide Shut