Alla seconda edizione degli #MCTalks nella nona casaMC la voce di Iolanda Romano arriva nitida a centrare la missione: responsabile relazioni istituzionali e politiche pubbliche per Airbnb Italia Iolanda ha alle spalle un percorso ricco di esperienze in settori ben diversi dall'attuale e un presente pieno di saggezza ispirazionale. Il suo intervento durante il primo talk sull'Imprenditoria Femminile // Piani B diventati piani AA+ è stato l'inizio di una scoperta.

Come spiegheresti il tuo ruolo a una bambina di 10 anni?
Non ci sono mai riuscita con le mie figlie! Ma ora forse ho trovato una formula: costruisco spazi di dialogo. Mi spiego: Airbnb dà la possibilità di condividere la propria casa con viaggiatori provenienti da tutto il mondo; questo ha un impatto diretto non solo sui nostri host e sui viaggiatori ma sull’intera comunità, che è composta da altri cittadini, istituzioni, associazioni, imprese. Come responsabile delle politiche pubbliche di Airbnb il mio lavoro consiste nel creare un dialogo tra tutti questi attori per far comprendere loro che, affinché Airbnb possa davvero essere una risorsa per tutto il paese, è necessario che ognuno faccia la sua parte: gli host e i viaggiatori devono rispettare le regole e i territori devono incoraggiare l’ospitalità in casa con leggi giuste per poter generare ricchezza, sfruttare l’immenso patrimonio di seconde case non utilizzate, promuovere il turismo anche in aree poco conosciute o incoraggiare nuove forme di imprenditorialità.

Cosa ti ha sorpreso di Airbnb da che sei entrata?
Sicuramente l’ambiente di lavoro. Il mio primo giorno sono andata nella grande sede di Dublino e sono rimasta sconvolta dal clima che si respirava: tantissime persone, tutte sorridenti, motivate, diversissime tra loro che si avvicinavano per presentarsi, darmi il benvenuto o semplicemente per un saluto. Ambienti luminosi, colorati, così diversi da molti luoghi della nostra pubblica amministrazione! In poche ore ho capito davvero quanto l’ospitalità, quello che in Airbnb si chiama “be a host” faccia davvero parte della cultura di tutti coloro che lavorano in Airbnb e quanto la missione di Airbnb “creare un mondo dove ognuno possa sentirsi a casa” debba cominciare innanzitutto dal posto di lavoro.

Quanto le aziende digitali come Airbnb possono abbattere i confini?
Airbnb può senza dubbio definirsi una comunità globale: siamo presenti in 100mila città e ad oggi oltre mezzo miliardi di persone hanno utilizzato airbnb per viaggiare. Utilizziamo la tecnologia per facilitare i legami umani, per creare rapporti di fiducia tra le persone (per questo sono state introdotte le recensioni!) e ogni volta che un nuovo host o ospite si unisce alla piattaforma, la nostra rete globale cresce. Eppure durante questi anni abbiamo appreso che una comunità senza confini non viene costruita con la tecnologia: la piattaforma è un abilitatore, un incredibile strumento per moltiplicare contatti e connessioni tra persone ma anche oggi, nell’era digitale, la comunità è costruita nello stesso modo di sempre, trascorrendo del tempo insieme offline, in caffetterie, uffici governativi e a casa propria. Quello che Airbnb promuove è soprattutto una cultura dell’ospitalità, dell’accoglienza e della ricchezza che la diversità porta sempre con sé.

In numeri, quanto contano le donne neo imprenditrici su Airbnb?
Sin dalla sua fondazione, Airbnb si è sempre contraddistinta per la forte componente femminile della sua community. Nella storia della piattaforma le donne hanno rappresentato costantemente la maggioranza degli host e ancora oggi continuano a guidarne la crescita. In Italia, la community di host di case conta oltre 100mila donne che rappresentano la maggioranza degli host sul territorio (53%). Grazie alle esperienze in particolare, sono tantissime le donne che hanno deciso di iniziare un’attività imprenditoriale, mettendo a frutto le proprie passioni e le proprie competenze per trovare una fonte supplementare di reddito e di indipendenza. Quest’anno Airbnb ha sostenuto un corso di Imprenditoria femminile promosso dalla Cooperativa sociale I Sei Petali che puntava proprio a incoraggiare le donne a cercare una nuova strada di indipendenza: tra le tante che hanno deciso di ricominciare abbiamo incontrato anche Laura, tre figli e una carriera messa da parte per la famiglia, che solo pochi giorni fa ha lanciato la sua esperienza di sartoria in provincia di Milano!