Apri l'armadio (o il ripostiglio), scegli, scatta, posta. Vèstiti da quadro famoso: l'uomo sulla scogliera di Turner, la dama con l'ermellino di Leonardo, la Marilyn di Andy Warhol. Unica regola: permessi tre oggetti al massimo, rigorosamente domestici. Gli animali, grandi coprotagonisti delle quarantene, sono serenamente ammessi (sempre che riusciate a tenerli fermi). E un flow di tweet che popolano di bellezza e ingegno l'iniziativa del Getty Museum di Los Angeles, traduzione fisico-digitale delle parole di Italo Calvino, la fantasia è un posto dove ci piove dentro. Quadri famosi da riprodurre e interpretare a piacimento, aguzzando l'inventiva durante la quarantena forzata in case che cambiano di segno.

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Una coperta si trasla in un velo sacro, il pet di casa incarna a piacimento un bambino Gesù medievale, una Santa Cecilia prende le sembianze di un hipster con la barba. Nature morte? No problem: verdure e frutta (prima che fermenti in lievito) sono un grande classico, eventualmente da riaggiornare rispettando le proporzioni. Michelangelo non avrà bevuto birra, ma ci si arrangia tranquillamente. Per i quadri famosi di paesaggi e scorci ci si arrangia con piante, bottiglie di vino, libri, scherzando con l'architettura classica. Ma non ci sono blasfemie o sacrilegi alla meraviglia dell'arte, sempre più parte del quotidiano.

"Il pubblico ci ha detto chiaramente che voleva vedere lavori meravigliosi, imparare di più sull'arte da casa e divertirsi sui social" ha raccontato Sarah Waldorf, social media manager del Getty Museum, a Yahoo Lifestyle. Una sfida creativa che offre un rifugio allegro e impegnato-ma-non-troppo in un momento traumatico di incertezza mondiale, senza limiti imposti se non l'unica regola del gioco. Oggi mi sento Gioconda è già stato detto?