Siehe Neapel und stirb!”, la prima frase che viene in mente parlando di Napoli e del suo fascino, la più ripetuta e cantata per celebrarla, è stata pronunciata in tedesco. A coniare il famoso detto “Vedi Napoli e poi muori” è stato infatti Johann Wolfgang Goethe che nel 1786 venne a visitare l’Italia e rimase letteralmente stregato dalla bellezza del Golfo di Napoli. Raccontò tutto nel memoriale Viaggio a Napoli, dando vita alla tradizione vacanziera dei tedeschi nel Bel Paese e lasciandoci questa frase che è una vera dichiarazione d’amore a una delle città più belle d’Italia e del mondo. La bellezza di Napoli è anche e soprattutto nei napoletani. Molti dei quali insostituibile eredità nel panorama artistico italiano, e creatori di frasi e aforismi per inneggiare alla città del Vesuvio, e a volte essi stessi protagonisti di modi di dire. Impariamo alcune delle più belle, non sempre conosciute da tutti.

Dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli.
(Luciano De Crescenzo)

Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo.
(Stendhal)

Io so questo che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare.
(Pier Paolo Pasolini)

Ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica.
(Roberto Rossellini)

A Napoli non siamo come al Nord o in Svizzera. Siamo conosciuti non per le banche, ma per le bancarelle.
(Alessandro Siani)

Napoli è un paradiso abitato da diavoli.
(Benedetto Croce)

Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira.
(Totò)

Il napoletano non è ozioso; è filosofo. Sa che la vita è labile, l’avvenire è fallace, il lavoro è pena.
(Paolo Monelli)

Tutto è azzurro a Napoli. Anche la malinconia è azzurra.
(Libero Bovio)

Napoli. L’unica città dove le persone ti salutano ancora con il “buongiorno” e non con un laconico “notte” o “giorno”.
(Christian De Sica)

Non sono italiana, sono napoletana! È un'altra cosa!
(Sophia Loren)

Napule è ‘nu paese curioso: è ‘nu teatro antico, sempre apierto. Ce nasce gente ca’ senza cuncierto scenne p’ ‘e strate e sape recità.
(Eduardo De Filippo affermava che il popolo napoletano sia per natura incline all’arte e all’enfasi dei sentimenti, per cui quando si passeggia per le strade è come se ci si trovasse in un teatro a cielo aperto).

A Napoli c'è gente che con l'acquedotto invece di bere ci mangia.
(Massimo Troisi)

Napule è mille culure, Napule è mille paure, Napule è a voce d’ ‘e criature.
(Pino Daniele).