La primavera e l’estate sono bellissime, ma sono più belle a pensarle d’inverno, quando le aspettiamo con il batticuore e non ricordiamo la quantità di insetti che portano nella casa. Okay, gli insetti non sono una maledizione, in realtà li dovremmo rispettare un po’ di più perché sono il nutrimento di tante altre creature che invece apprezziamo (okay, tranne le cimici verdi...) però non c’è piacere ad aprire le finestre per far prendere aria alle stanze, se poi sdraiati sul divano a prenderci un minuto di relax ci ritroviamo a guardare al soffitto e a chiederci: perché le mosche girano sotto il lampadario, anche se è spento? Si capisce le falene e le zanzare la sera, attratte dalla luce, ma quando il lampadario è spento, perché? Stanno lì, ronzano, sembra che si inseguano come sulle giostre di paese e non riesci a capire come liberartene, e soprattutto perché si comportano così?



Come sempre, niente è casuale, soprattutto nel comportamento degli animali, e se le mosche girano in tondo è a causa di due parole: tropismo e… amore. Magari non proprio amore come lo intendiamo noi, ma vita amorosa nel senso che ognuna di loro deve trovare un compagno. Il fenomeno per cui decidono di mettersi intorno a un lampadario è solo perché si trova al centro della stanza. Facciamo conto che le mosche siano gli abitanti di una piccola città che per incontrarsi e socializzare si ritrovino naturalmente al centro cittadino, dove ci sono i locali in cui conoscere gente nuova e aumentare le possibilità di iniziare un’avventura sentimentale. La gente lo fa per una sorta di convenzione, sa che è così e si dirige al centro. Per le mosche il centro, il quartiere intorno al quale ruota la movida è il nostro lampadario. Ma se si trovano all’aperto, può essere un albero o un lampione, o qualsiasi altra cosa intorno alla quale si possa svolazzare in tondo. È una convenzione genetica fra mosche, un tropismo, appunto: se una mosca cerca un partner sa che in quelle ronde circolari può trovarlo.

Tutto molto pratico e un filo romantico, se vogliamo provare a immaginare che tutti quei lavori di pulizia delle zampette che vediamo fare dalle mosche appena si posano siano i preparativi per questi appuntamenti galanti. Ma se non ci fa piacere che il nostro salone diventi un’agenzia matrimoniale per ditteri, e allo stesso tempo non vogliamo intossicarci di insetticidi, ci sono dei sistemi naturali per sbarazzarci delle mosche in casa. Prima di tutto, avere tante mosche in casa cosa vuol dire? A volte si dice che sia segno di poca igiene, ma in realtà può voler dire solo che abbiamo molto cibo che amano e che l'aria nella nostra casa non sa di sostanze chimiche. A ogni modo, basta riempire un piatto piano con un dito appena di aceto di mele, un cucchiaio di zucchero, un po’ di sapone per i piatti del tipo profumato alla frutta. Si infila il piatto in una bustina di plastica bucherellata, facendo attenzione a non versare il contenuto. Si lascia vicino alla finestra da cui entrano e, beh, si infileranno tutte lì dentro in un attimo. Infine, lasciamole andare fuori dalla finestra, a respirare l'aria pulita che si/ci meritiamo.