Da Milano a Londra senza biglietto di ritorno obbligato: Giorgia Ascolani è la video artist della clip che Hearst Italia ha realizzato per parlare di #VivereMeglio, ovvero come i nostri brand raccontano energia, futuro e tendenze positive attraverso tutte le piattaforme editoriali (dalla carta al web sfociando nei social). Giorgia è una londoner che non rinnega le origini ma è ben orientata nella sua nuova città d’adozione: “le domande di lavoro preferisco riceverle in inglese” ci suggerisce quando la raggiungiamo per indagare come e perché inventarsi una carriera da zero in una città, lontano da casa. Mai come in questo momento cosa spinge a tuffarsi in qualcosa che è tutto da inventare, e vincere? Spoiler: guardate i suoi collage, video di emozioni infuse con refrain grafici e rilassatevi.

Emozione, empatia, buoni sentimenti: quanto influiscono questi valori nella tua arte performativa?
Per coinvolgere veramente uno spettatore l'uso delle emozioni è LA chiave specie se si vuole ottenere davvero una reazione, un sentimento, sensazioni sincere. Qual è lo scopo dell'arte se non stai provocando alcun tipo di reazione? I mondi che creo nei miei video sono, il più delle volte, positivi e leggeri. Trovo rinfrescante fare un passo indietro dalla vita reale che, soprattutto ora, non è sempre semplice e chiara. Esplorare un mondo che è frivolo e bello non è qualcosa che ci capita spesso di vivere, quindi crearne uno che rievoca questi sentimenti è un piacere in sé.

Secondo te, qual è la missione di un video come questo che hai realizzato per Hearst Italia?
Allontanarti dalla realtà! Distrarsi, anche solo per qualche secondo, da quello che stavi facendo prima e immergersi in un mondo diverso. Mi piace portare lo spettatore fuori dalla vita reale per un breve momento e lasciarlo cadere in questi mondi paralleli. Viviamo in un mondo sovraccarico in termini sensoriali, quindi la chiave è far fermare, guardare e coinvolgere davvero il tuo spettatore. Anche quando un video ha una funzione specifica, ad esempio un video informativo, nel momento in cui lo si sta guardando dovrebbe essere sempre l'unica cosa a cui si pensa. Se, nel mentre, ci si annoia, allora vuol dire che ho fallito!

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courtesy photo
L’artista Giorgia Ascolani rappresentata da 2DM Management

Quando hai deciso di diventare un artista, qual è il tuo primo fallimento e il tuo più grande successo?
A oggi credo che il mio più grande successo sia stato aver creato questo lavoro per me stessa: ero appassionata di computer, grafica, arte e per molti anni ho realizzato creatività per me, i miei genitori, i miei amici. Credevo che questo media, il video, fosse divertente, veloce, e "non raffinato" e per questo potesse essere applicato nel mondo reale. Così ho continuato a realizzare i miei video fino a quando sono stati visionati anche da altre persone fuori dalla mia cerchia. Parlando di fallimento invece ero solita prendere le critiche molto sul personale, mi ci sono voluti anni per capirei che non potevo piacere a tutti. L'arte è estremamente soggettiva. Ho ancora momenti di dubbio, di paura che la mia creatività possa "prosciugarsi" ma credo anche che crescendo si acquisti più sicurezza, più consapevolezza di sé, ci si possa sentire sempre più a proprio agio per poter sperimentare. Probabilmente sbaglierò, ma sopravviverò!

Qual è il futuro del tuo lavoro dopo l'uragano Covid? Ambizioni, punto chiave, strategie?
Spero di continuare a lavorare così: quando lavoro sono più felice. Il Covid mi ha fatto apprezzare quanto sono fortunata a vivere in una città, Londra, dove l'ispirazione è a portata di mano, e quanto mai necessaria! Qui vivo tra alcune delle gallerie e musei più sorprendenti: prima del lockdown li visitavo spesso. Sarò molto grata quando riapriranno perché sono fondamentali per espandere la mia creatività.