Confessione a cuore aperto tra chi proprio non può fare a meno di un tartufo umido nelle vicinanze: quanti di noi hanno fatto gym in casa con il proprio cane sul tappetino che partecipava/intralciava/incoraggiava? Tanti, vero? Senza sapere che si trattava di attività serissima e che se applicata allo yoga ha un nome: Doga. Il termine che mescola le parole dog e yoga indica una disciplina sportiva nata in Giappone 10 anni fa destinata a diventare sempre più popolare. I benefici del Doga, che sarà presentato il 3 e 4 ottobre al Parco Esposizioni di Novegro di Milano nell'evento Quattrozampeinfiera in versione outdoor, superano in qualche modo quelli del workout tradizionale per diverse ragioni. Prima di tutto, così come è stata riconosciuta una maggiore produttività (circa il 30%) nei luoghi di lavoro in cui è consentito portare il proprio pet, il Doga allevia ansia e stress sia nel cane che nel padrone, tanto da essere particolarmente indicata per cani troppo vivaci.

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Questi benefici mentali si associano a quelli dell'allenamento vero e proprio della tonicità muscolare e della scioltezza che cerchiamo nell'attività fisica. Per spiegarlo e insegnarcelo arriverà a Milano Mahny Djahanguiri, l'insegnante di yoga diventata celebre nel 2017 con Britain's Got Talent a cui ha partecipato con il suo maltese Robbie. Saranno lei e Robbie a spiegare le asana, le posizioni dello yoga con il cane. Il Doga prevede alcune posizioni principali di cui la più frequente è la adho mukha svanasana, che vuol dire come stare con la testa in giù. Per questa posizione, il cane e il padrone assumono una postura triangolare che aiuta a stendere i muscoli, simile a quella del cane quando istintivamente si stiracchia.

Il Doga, che dal Giappone è rimbalzato a New York dove sta spopolando, non ha controindicazioni, va bene per cani di tutte le età, anche cuccioli e anziani, e una volta imparati bene gli esercizi con l'istruttore esperto si può tranquillamente praticare a casa, bastano due tappetini e il consueto abbigliamento comodo. In fondo, quando l'insegnante di yoga ci diceva di prendere la posizione del dog down, il cane a faccia in giù, lo sapevamo che prima o poi un cane vero l'avremmo dovuto coinvolgere...