70 anni di pubblicazione, copie aggiornate emesse anno dopo anno, pagine cui fare le orecchie scrupolosamente per ricordarsi dei mobili del cuore. La Bibbia dell'arredamento da leggere non ci sarà più: addio al catalogo IKEA, non sarà più stampato dal prossimo anno. È la fine di una storia iniziata nel 1951 con il primo catalogo IKEA in 285 mila copie distribuite nella Svezia meridionale. Lo ha annunciato la stessa azienda con una nota ufficiale ripresa dalle principali agenzie: "Il numero di copie è calato, ma abbiamo anche visto che le persone hanno utilizzato molto di più il nostro sito Web, le app e i social media. Il catalogo è diventato sempre meno importante, l'interesse è diminuito" ha dichiarato l'AD di Inter IKEA System, divisione interna del marchio, Konrad Gruss, in un'intervista a Reuters. I record clamorosi del 2016, quando ne furono stampate 200 milioni di copie in più di 50 paesi, sono un lontanissimo ricordo.

E dire che il catalogo IKEA è sempre stato un'importante viatico di condivisione old style, la boa analogica di salvataggio di ogni trasloco, rinnovamento casa o semplice voglia di rinfrescare gli spazi. "È stata una cosa importante per noi" ha aggiunto Gruss. E anche per i miliardi di persone al mondo che lo hanno sfogliato, almeno una volta nella vita, pronti a immaginare la propria casa in versione pop scandi, destreggiandosi tra i nomi facili di Billy, Kallax, Lack e quelli più complessi (tentativi di lettura di Å, innumerevoli) delle varie serie prodotte, anche in limited edition. Il catalogo IKEA è stato il punto di raccordo tra gli universitari nelle loro prime stanze fuorisede e le coppie che avevano deciso di bypassare il mobiliere, lo strumento di promozione che si è fatto paladino di uguaglianza di genere, diritti civili e LGTBQ+, anche se non sono mancate polemiche su alcune rappresentazioni nelle edizioni dei paesi arabi. Il catalogo è sempre stata un'ampia voce di budget (non rivelata in cifre precise) del marketing di IKEA, che verrà ridistribuita sui canali online e in altre iniziative. A quanto pare, però, l'idea di suggerimento di arredamento non sparirà del tutto: il catalogo verrà riconvertito in piccola pubblicazione gratuita per ispirazioni home décor, sempre disponibile nei punti vendita. E per la gioia degli incalliti collezionisti delle prime edizioni del catalogo IKEA.