Il 2020 è stato l’anno migliore nella storia di Tinder. A 11 anni dalla sua nascita, l’app di dating online più famosa al mondo ha incassato un record dopo l’altro complice/colpevole un evento che stava cambiando il mondo, la pandemia. Da quel marzo-aprile dello scorso anno tutto è cambiato, e forse per sempre. Il 2020 ha fissato nuovi standard, creato nuovi bisogni, soddisfatto nuove normalità tanto che, nel bene e nel male, alla fine, abbiamo finito per abituarci. Eh, forse, conoscere, frequentare, interrompere un flirt anche solo virtualmente, senza mai mettere il naso fuori di casa, ci basterà, nel nostro nuovo futuro. Questo non lo dico io, lo dicono le ricerche condotte da Tinder su analisi delle interazioni dei profili nel periodo che va da Gennaio 2020 a Febbraio 2021. Ce lo conferma anche Leyla Guilany-Lyard, Tinder EU PR manager, che abbiamo intervistato per scoprire cos’è successo nel mondo del dating online durante gli ultimi 365 giorni, e cosa succederà nel futuro prossimo. Prima però, un po’ di numeri, che ci piacciono sempre tanto, fanno autorevolezza e, soprattutto, danno un’idea più dissacrante/disarmante del tema.

Più della metà dei membri su Tinder in tutto il mondo fa parte della Gen Z (la fascia cioè che va dai 18 ai 25 anni), nell’ultimo anno le loro attività sono cresciute considerevolmente con l’11% in più di swipe e il 42% in più di match per ogni iscritto. Il 29 marzo 2020 l’attività di swipe su Tinder ha superato i 3 miliardi in una singola giornata. Era la prima volta che succedeva, e in seguito il record di 3 miliardi in una sola giornata è stato superato 130 volte durante l’anno. Queste alcune delle giornate di maggiore attività di swipe dell’ultimo anno: 5 aprile 2020 (in pieno lockdown pre pasquale), 13 agosto 2020 (in piene vacanze estive), 25 ottobre (qualche giorno prima di Halloween), 3 gennaio (effetto domenica-nostalgia post feste di Natale), 14 febbraio 2021 (San Valentino, ça va sans dire).

L’uso della parola “abbraccio” è aumentato del 23%

Quali sono le tre parole più digitate in chat?
Dalle biografie dei nostri membri, possiamo capire molto di che tipo di persone siano. Per esempio, abbiamo recentemente notato un incremento della presenza, nelle bio, di due concetti distinti ma in qualche modo collegati: la passione per la cura delle piante e l’essere vegetariano o vegano. Rispetto al 2019, l’emoji 🌱 ha avuto un incremento del 76%, come anche le parole “giardinaggio” e “piante” che sono state usate rispettivamente 3 e 4 volte di più rispetto allo scorso anno. Parlando di vegani e vegetariani, ne siamo verificando una straordinaria crescita in Italia, e la cosa attira attenzione: essere vegani è il secondo interesse che genera più “swipe right” da parte delle ragazze su Tinder, mentre essere vegetariani è al quarto posto tra gli interessi disponibili. Inoltre, i nostri membri stanno usando le loro bio per cercare qualcuno a cui stringere una mano o a cui dare un abbraccio, o qualcuno che ci accarezzi i capelli: l’uso della parola “abbraccio” è aumentato del 23% e “stringere la mano” del 22%.

Il 40% dei membri della Gen Z continuerà ad avere appuntamenti digitali anche dopo la pandemia

Quali sono i tabù sul dating che la Generazione Z ha abbattuto?
Siamo felici che la Gen Z sappia vivere gli incontri e gli appuntamenti completamente libera da tradizionalismi e taboo. Darsi appuntamento è diventata una questione di fluidità, sia in fatto di aspettative (“vediamo come va a finire”), sia di emozioni (sincere ed autentiche), sia di esperienze (l’appuntamento inizia in chat: si vuole far conoscenza ben prima di pensare ad un appuntamento). In vero "stile Gen Z", i giovani si destreggiano tra le contraddizioni: usano Tinder come modo per fare nuove esperienze e conoscere nuove persone, con cui condividere momenti, passioni e valori, ma, allo stesso tempo, cercano di fare match geograficamente vicine, dimostrando quindi un forte senso di urgenza di ricominciare ad avere un contatto sociale e piccoli momenti di affetto autentico. Secondo un recente questionario su Tinder, quelli che lo provano, lo vedono come un modo di incontrare qualcuno senza pressione, e il 40% dei membri Tinder della Gen Z dicono che loro continueranno ad avere appuntamenti digitali anche quando l’emergenza sarà finita. Queste esperienze virtuali, aiutano a soddisfare il desiderio di avere interazioni sociali: secondo Ypulse, il 43% degli utenti di app di dating dice che queste applicazioni li hanno fatti sentire meno soli durante la pandemia.

Cosa accomuna tutte le generazioni nelle dinamiche del dating?
Osservando i nostri membri abbiamo notato che le persone desiderano sempre incontrare qualcuno di vicino. La geolocalizzazione di Tinder, l’abilità di trovare qualcuno vicino a noi, è stata estremamente usata nel periodo di lockdown. La parola “spostarsi” all’interno delle bio è aumentata del 28% nel 2020. Quindi mentre le tecnologie continuano a permettere alle persone di vivere e lavorare ovunque, quelle stesse persone vengono su Tinder per trovare qualcuno che abiti vicino a loro. Proprio per questo, sebbene i membri siano nella stragrande maggioranza ragazzi e ragazze della Gen Z, abbiamo visto come durante questa pandemia membri di tutte le generazioni si siano unite a Tinder, per trovare un modo nuovo e sicuro di incontrarsi e conoscersi.

Il numero di coloro che non cercano “nessun tipo particolare di relazione” è salito quasi al 50%

Cosa diresti a chi cerca l’amore della vita su Tinder?
È bellissimo che qualcuno voglia trovare l’amore su Tinder, ma al di là di questo, ciò su cui vorrei porre l’attenzione è che, anche secondo le nostre recenti ricerche, la Gen Z sta cercando un partner o una relazione, quasi la metà (48%) ha ha ammesso di star cercando qualcuno di sincero ed autentico, che sappia essere veramente se stesso. Oltretutto, il numero di coloro che non cercano “nessun tipo particolare di relazione” è salito quasi al 50%, usando Tinder come un vero e proprio social. Quindi piuttosto che aumentare il desiderio di un matrimonio, la pandemia ha incentivato la prossima generazione di daters a cercare più relazioni dal… finale aperto.

Cosa consiglieresti a chi è restio a scaricare Tinder?
La pandemia ha aiutato molte persone a pensare a lungo termine, questo le ha portate a provare nuovi modi per mantenere vive le relazioni, e la tecnologia è stata un alleato fondamentale. I nostri membri erano entusiasti che su Tinder ci fosse la possibilità di spingersi oltre ai propri confini geografici e conoscere persone da tutto il mondo (grazie all’opzione Passport, presente sull’applicazione) e penso che questo anno ci abbia insegnato che l’importante sia tenere in vita le nostre relazioni, non importa dove siamo.

Spoiler: dopo l’introduzione del video, su quali funzioni tech e nuovi “accessori” dell’app state lavorando?
Se c’è qualcosa che abbiamo imparato da questo anno è che i nostri membri usano Tinder per vivere esperienze coinvolgenti. Abbiamo appena lanciato Vibes, un evento in app che dà ai membri un nuovo modo di esprimere le proprie opinioni e i propri pensieri su qualsiasi argomento: da discutere se sia normale mettere i calzini per andare a letto, al parlare di cosa stia succedendo alla cultura pop. I membri verranno avvertiti da una notifica quando Vibes è attivo nella loro zona e i partecipanti potranno rispondere a una serie di domande per calcolare potenziali match sulla base delle loro... vibes, appunto.