Riscoprire le luci soffuse con i portacandele d'autore (e design)
Utilissimi per illuminare romantiche serate, perfetti come oggetti d'arredamento veri e propri, i bougeoirs sono tutto quello che i nostri giardini, terrazzi e case vorrebbero.
Fino ai primi anni del Novecento la luce elettrica non esisteva tra i comuni mortali. Si usavano le candele e portacandele annessi. Al massimo le lanterne, le quali non sono altro che una versione più avanzata di questi accessori. Le lampadine venivano impiegate dalle grandi industrie, dalle case nobiliari che potevano permettersi la nuova tecnologia, che noi diamo ormai per scontata. Eppure il mondo delle bougies non è mai stato così in voga come oggi. E questo grazie al packaging sempre più di tendenza. I portacandele diventano così dei veri e propri oggetti di design, utilissimi, una volta esauritasi la cera, ad assumere la funzione di contenitori o di vasi. E a proposito di natura, svolgono una funzione decorativa anche in luoghi diversi dalla casa ma non molto lontani da essa: terrazzi e giardini. Del resto è assolutamente romantico passare lunghe serate estive illuminati solo dalla luce calda delle candele, poste sul tavolo, per una cena, o su altri ripiani. Consiglio per un utilizzo dei portacandele proveniente direttamente da Edith Wharton, la prima donna a vincere il premio Pulitzer per il romanzo L'età dell'innocenza (1921): "Ci sono due modi di diffondere luce: essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette." Immaginiamo una camera o uno spazio verdi con degli specchi ai lati e al centro delle candele. Una meraviglia per gli occhi e la pace dei sensi, enfatizzata ancora di più da questi 7 portacandele di design trovati per voi su Amazon. Fiat lux.
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