Amori, vendette, ripicche, amicizie, rivalità e alleanze: questo è Cime tempestose. Un romanzo che, quando fu pubblicato nel dicembre 1847 venne definito ‘un romanzo rozzo e brutale’. In realtà era assolutamente rivoluzionario purché lontano anni luce dai canoni letterari dell’epoca. Fu questo che probabilmente spaventò in primis i critici e di conseguenza i lettori. Oggi, superata questa fase di sgomento generale, è considerato un grande capolavoro della letteratura ottocentesca.

Cime tempestose
è un romanzo di Emily Brontë
che narra la storia degli abitanti della tenuta di Wuthering Heights. La vicenda ha inizio quando il Signor Lockwood, un londinese stanco della città, decide di affittare la tenuta di Thrushcross Grange e giunge a Wuthering Heights per conoscere il suo padrone di casa: il Signor Heathcliff. In seguito costretto in casa per diverse settimane, Lockwood, per ammazzare il tempo, si fa raccontare dalla sua governante - Nelly Dean - le alterne vicende della famiglia Earnshaw e più in particolare del Signor Heathcliff.

Tra tutti i romanzi che ho letto, credo che il personaggio di Heathcliff sia forse il più enigmatico incontrato fino ad ora: a tratti lo si odia profondamente per le sue inutili cattiverie e per le sue vendette, altre volte lo si compatisce per la sua angoscia e per il suo infelice amore per Catherine, altre volte ancora non ci si capacita di come possa essere una persona così meschina. Cime tempestose mi è piaciuto moltissimo perché credo che riesca a inquadrare perfettamente il desiderio di vendetta che a volte ci caratterizza e di come questo potente sentimento, se fuori controllo, possa diventare un’ossessione a tal punto da rovinare la nostra vita è quella di coloro che ci circondano. Credo che questo romanzo sia molto attuale anche ai giorni nostri, il mondo intorno a noi è colmo di storie d’amore, vendette, ripicche, amicizie, rivalità e alleanze.

*** Sono Rebecca Zoe, ho 12 anni (quasi 13) adoro le lasagne, Milano (la città in cui vivo) e i classici della letteratura.