To kill a mockingbird - titolo originale del romanzo- significa letteralmente “uccidere un tordo”(usignolo), ma chi mai si sognerebbe di uccidere un usignolo? Beh, se poniamo che l’usignolo sia una persona innocente allora nel corso della storia sono stati uccisi centinaia, se non migliaia, di usignoli.

Il buio oltre la siepe è un romanzo di Harper Lee scritto nel 1960, la vicenda è ambientata durante la Grande Depressione degli anni 30 negli Stati Uniti e più esattamente in Alabama. La narratrice del libro è Jean Louise, detta Scout: una bambina di circa sei anni all’inizio del libro e otto anni verso la fine. Il fratello di Scout, Jem, è più grande di lei di quattro anni, suo padre Atticus è un avvocato rimasto vedovo ormai da diversi anni e ad aiutarlo per le faccende domestiche c’è Calpurnia, la governante di colore che lavora per la famiglia da quando Scout e suo fratello sono piccoli. Boo Radly è il misterioso vicino che da anni non esce di casa, scatenando così molti pettegolezzi da parte degli abitanti della piccola cittadina. La storia ha inizio quando un uomo di colore - Tom Robinson - viene ingiustamente accusato di aver abusato di una ragazza bianca - Mayella Ewel - e Atticus accetta di difenderlo in tribunale come suo avvocato, dando il via ad aspri commenti da parte di molti dei suoi concittadini.

Il buio oltre la siepe è forse uno dei libri più belli che io abbia mai letto principalmente perché trovo molto particolare la narrazione adottata dall’autrice tramite la protagonista Scout: una narrazione caratterizzata da una grande “innocenza”, l’innocenza di chi è privo di invidia e odio, una narrazione “vera”, una narrazione che tratta argomenti molto importanti che caratterizzano la nostra società ancora oggi - quali il razzismo, la grettezza umana e i pregiudizi infondati - ponendoli sotto una luce completamente diversa agli occhi di chi sta leggendo. È un libro che ancora oggi dopo più di cinquant’anni rimane attualissimo e che riguarda tutti noi nel nostro piccolo.

*** Sono Rebecca Zoe, ho 12 anni (quasi 13) adoro le lasagne, Milano (la città in cui vivo) e i classici della letteratura.