Buona la prima. Ovvero cinque autori - Heddi Goodrich, Anne Cathrine Bomann, Jen Beagin, Christian Guay-Poliquin e Claire-Louise Bennett - da tenere d'occhio perché hanno scritto libri d'esordio mirabili. P.S. Non fateveli scappare!

PERDUTI NEI QUARTIERI SPAGNOLI di Heddi Goodrich (Giunti, € 19)

Per scoprire un amore inebriante, ma anche l’aspetto più arido della famiglia italiana tradizionale (inclusa l’inerzia sentimentale del maschio) e poi Napoli con la sua malinconia effervescente e la folle amabile incoerenza dei Quartieri, bisogna leggere il romanzo d’esordio (scritto in italiano) di un’americana che vive in Nuova Zelanda. Si chiama Heddi Goodrich e ha 47 anni. Arrivata giovanissima a Napoli per studiare glottologia all’Università Orientale, incontrò Pietro, studente di geologia. Si amarono pazzamente; lui era “strano e magnifico”, e le disse: «Un giorno ti sposo», e un altro giorno, alla straziata preghiera di Heddi di decidere tra lei e la contraria volontà materna, rispose straziato che preferiva la famiglia, l’eredità e il legame con la terra, quell’ostile campagna irpina da cui proveniva, quasi fosse un albero piantato nel terreno e non potesse spostarsi. Non voleva rischiare di diventare il “peggiore dei figli”, a causa di quella ragazza giudicata dalla madre “troppu sicca”, il nome storpiato in un pronome, “edda”. Sono gli anni Novanta: per dimenticare, Heddi scappa in Nuova Zelanda. Insegnerà inglese, si sposerà e avrà due figli, e del passato conserverà un regalo, la lingua italiana sonora e viscerale della passione, e con cui, a più di vent’anni di distanza, ha scritto un romanzo tenero e sensuale. Se Perduti nei Quartieri Spagnoli è stato subito venduto in tutto il mondo, è perché l’amore tra Heddi e Pietro è descritto con l’onesto stupore di chi ha amato e poi perdonato, ma non ha capito come abbia potuto. E così il lettore preferisce credere alla realtà della loro passione, e aspetta soltanto che tornino a fare l’amore, la finestra spalancata, all’ora della siesta, sotto il vulcano. Michele Neri

L’ora di Agathe di Anne Cathrine Bomann (Iperborea, € 15)

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Courtesy Iperborea


Uno psichiatra solitario e schivo fa il conto alla rovescia per la pensione (alla data felice mancano 22 settimane ovvero 800 appuntamenti). Ma Agathe, una nuova paziente, spariglia le carte, le abitudini, i punti di vista. Perché - ah sì! - non è mai troppo tardi per aprire gli occhi e il cuore.

Facciamo che ero morta di Jen Beagin (Einaudi, € 19)

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Courtesy Einaudi


Mona fa la donna delle pulizie, e il martedì lavora come volontaria in un centro di tossici. Lì incontra “Mister Laido” con cui intesse una disastrosa relazione. Un tuffo nell’America che sta ai margini tra sensitive, fricchettoni, perle New Age. E un passato che sbuca a tradimento, come la polvere da sotto i tappeti.

Il peso della neve di Christian Guay-Poliquin (Marsilio, € 17)

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Courtesy Marsilio


Dopo un incidente, un ragazzo si sveglia in una casa sconosciuta circondata dalla neve. Di lui si occupa Matteo, un uomo anziano di poche parole che gli cura le ferite, e lo nutre. In questa gabbia che rimanda al labirinto, a Dedalo e Icaro, la tensione sale pagina dopo pagina. Sedetevi comodi: entriamo in zona disagio.

Stagno di Claire-Louise Bennett (Bompiani, € 17)

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Courtesy Bompiani


Venti storie che sembrano racconti ma tessono un romanzo per frammenti. Siamo in Irlanda e la protagonista, irresistibile nel suo sguardo divergente (la dissertazione su pere, banane e insalatiere è magnifica!), ci narra la sua vita solitaria che risuona con la natura. Una voce originale che illumina il mondo di luce nuova.